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von der Leyen si salva ed esce indenne dalle due mozioni di sfiducia all'Europarlamento
Ieri 09-10-25, 22:56
L'esito era scontato, ma non i numeri. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, esce ancora una volta indenne dalle mozioni di sfiducia intentate contro di lei. Quella dei Patrioti è stata respinta per 378 voti contrari, 179 a favore e 37 astenuti, mentre quella presentata dal gruppo The Left, per 383 voti contrari, 133 a favore e 78 astenuti. In altre parole, il sostegno della sua maggioranza non scende così in basso come nella mozione dello scorso luglio, promossa dalle destre, quando aveva toccato la soglia dei 360, ma resta lontana dai 401 voti con cui si era insediata il 18 luglio 2024. Questa volta, diversamente dalla mozione di luglio quando era uscita dall'Aula per non votare contro la Commissione che vede tra i suoi vicepresidenti Raffaele Fitto, la delegazione di Fratelli d'Italia si è astenuta sulla mozione dei Patrioti. Da rilevare anche la posizione del Movimento Cinque Stelle, che, unica delegazione del suo gruppo The Left, ha deciso di votare entrambe le mozioni, pur non condividendo i contenuti del testo delle destre. Stesso approccio seguito dall'esponente della Lega, Roberto Vannacci, che ha votato anche la mozione della Sinistra, a differenza del resto della sua delegazione, che si è astenuta. Gli indipendenti eletti con Pd, Cecilia Strada e Marco Tarquinio, si sono invece astenuti, diversamente dalla delegazione dem, che ha ovviamente respinto le mozioni, così come Forza Italia. Avs ha votato contro la mozione dei Patrioti, mentre ha appoggiato quella di The Left. Delusi i promotori delle mozioni, che continueranno le loro battaglie dentro e fuori il Parlamento europeo. Rafforzata, per certi versi, la maggioranza Ursula, che sembra essere meno conflittuale rispetto al clima che avvolgeva la mozione di luglio. Lunedì scorso, al dibattito in Aula, i socialisti hanno ribadito che il loro sostegno alla Commissione von der Leyen è legato all'attuazione del programma e delle promesse, ma la linea ora è di andare avanti per affrontare un contesto segnato da enormi sfide esterne. Dal canto suo, il presidente dei Popolari, Manfred Weber, aveva bollato le due mozioni come "ridicole", "strumenti di propaganda" usati da forze contrarie a tutto, e di fatto proiezione della campagna elettorale francese tra Rassemblement National e la France Insoumise. Tira dritto von der Leyen che ribadisce il suo appello all'unità. "Apprezzo profondamente il forte sostegno ricevuto oggi. La Commissione continuerà a lavorare a stretto contatto con il Parlamento Europeo per affrontare le sfide dell'Europa e insieme ottenere risultati per tutti i cittadini europei - scrive dopo il voto -. Uniti per la nostra gente, i nostri valori e il nostro futuro".
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