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Warner piomba sul Festival: "Qualsiasi cifra", l'indiscrezione clamorosa
06-12-2024, 18:05
Per il Tar della Liguria è "illegittimo l'affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell'organizzazione del festival", e per le prossime edizioni a partire dal 2026 si dovrà procedere "con una gara aperta agli operatori del settore". E sul festival di Sanremo piomba Warner Bros: dal colosso di Discovery finora regna il silenzio anche se a quanto trapela la kermesse interessa moltissimo, riporta LaPresse secondo cui l'emittente sarebbe "pronta a qualsiasi investimento economico" pur di riproporre dal 2026 il festival con il grande ritorno di Amadeus, ma sul Nove. Il conduttore, passato a Discovery dopo aver diretto e condotto le ultime 5 edizioni del Festival con la Rai, sul caso della sentenza Tar Liguria non ha ancora voluto rilasciare dichiarazioni, soprattutto per rispetto nei confronti dell'amico e collega Carlo Conti oltre che per la sua ex azienda. Nella stessa squadra del Nove, c'è anche Fabio Fazio, anche lui più volte salito sul palco dell'Ariston come conduttore. Ma viale Mazzini non sta a guardare. Per quanto riguarda il ricorso alla sentenza del Tar della Liguria i legali sia del Comune di Sanremo sia della Rai sono al lavoro per analizzare e controbattere alle condizioni elencate dai giudici amministrativi. Il sindaco di Sanremo Alessandro Mager ha sottolineato la posizione sua e della giunta: "Ritengo opportuna la necessità di continuare a sostenere e difendere le nostre tesi in tutte le sedi opportune. A prescindere dall'esito del ricorso, tuttavia, è importante fin da subito attivare tutte le procedure idonee a ottemperare alla sentenza, anche in considerazione del fatto che la convenzione tra Comune di Sanremo e Rai sarebbe comunque scaduta l'anno prossimo". La Rai farà altrettanto, seppure ben consapevole che tutto sommato è più Sanremo che Viale Mazzini a rimetterci, salvo ovviamente se Warner Bros o qualche altro acquirente in grado di spendere cifre corpose dovesse acquistare i diritti, che la Rai paga tra i 5 e i 6 milioni di euro ogni anno. La Rai, cambiando il nome del format, togliendo Sanremo, e lasciando il 'Festival della Canzone Italiana' potrebbe organizzare la kermesse ovunque: già al vaglio le ipotesi di Napoli o Torino, dove ci sono sedi importanti dell'azienda per la quale in quel caso i costi diminuirebbero assai.
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