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La Gruber elogia il dubbio ma ha solo dogmi
Oggi 13-12-25, 06:58
Su «Sette», la conduttrice fa una difesa del giornalismo scomodo, capace di mettere in crisi le certezze. Lilli predica bene ma razzola malissimo. Ne sa qualcosa Travaglio, zittito malamente a «Otto e mezzo»: «Le tue sono opinioni, le mie no».Questa volta bisogna assolutamente concordare con Lilli Gruber, al cento per cento. Il titolo della sua rubrica di risposte ai lettori su Sette, settimanale del Corriere della Sera, è chiaro e condivisibile: «L’informazione, se è buona, deve far nascere dubbi. Per le certezze basta l’algoritmo». La conduttrice di Otto e mezzo replica a tale Vittorio da Bologna spiegando che oggi nei giornali e in televisione ci sono troppi cronisti precari, cosa per altro vera data la condizione difficoltosa (per usare un eufemismo) del mercato dell’informazione. Lilli coglie l’occasione, tuttavia, per lanciare qualche frecciata delle sue.Continua a leggere
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