s
Antonio Socci: Alcide De Gasperi, il patriota che ci salvò dai comunisti
19-08-2024, 13:27
George Orwell, in 1984, riporta uno degli slogan del Partito: “Chi controlla il passato controlla il futuro”. Per questo la sinistra ci ha abituati a periodiche riscritture della storia. Dopo l'esaltazione del leader comunista Berlinguer – trasformato in sant'Enrico criptoliberale – nel 70° anniversario della morte è la volta di Alcide De Gasperi trasformato in un nemico (...) di sovranisti (l'attuale centrodestra) anziché dei comunisti. Lo si è visto sull'Avvenire di ieri e nel numero di Famiglia cristiana di questa settimana. Tutto per legittimare quel paciugo che dovrebbe diventare il “campo largo”. Facciamo un passo indietro. Qual è il motivo per cui è sacrosanto celebrare De Gasperi? C'è una sola risposta possibile: aver vinto contro il Pci nelle decisive elezioni del 18 aprile 1948 salvando così l'Italia e cacciando i comunisti all'opposizione. L'impero rosso arrivava a Trieste, l'Italia era la frontiera fra libertà e orrore totalitario e aveva il più forte Partito comunista d'occidente, allineato a Stalin. LA STORICA VITTORIA Ma quel 18 aprile la DC, guidata da De Gasperi, trionfò sfiorando da sola addirittura il 50 per cento dei voti. È grazie a quella vittoria che poi fu possibile a De Gasperi – anche con l'aiuto americano - ricostruire un Paese devastato dalla guerra, ancorarlo all'Occidente e trasformarlo in una potenza industriale così da realizzare quel miracolo economico che stupì il mondo e che portò il benessere in un Paese povero. Il capolavoro storico di De Gasperi sta dunque in quella data: il 18 aprile 1948. Ma provate a trovarla nelle sette pagine di Famiglia cristiana. Il settimanale ricorda l'opposizione di De Gasperi al fascismo e dedica un articolo alla persecuzione del regime mussoliniano. Ma la data del 18 aprile 1948 non c'è. La sua epica battaglia contro il comunismo è ridotta a un paio di vaghi e minuscoli accenni. Incredibilmente non c'è la data del 18 aprile 1948 nemmeno nell'articolo che su Famiglia cristiana è firmato da Andrea Riccardi, storico e capo della Comunità di S. Egidio, il cui senso sta tutto nel sottotitolo: “Una figura (...) dal respiro europeo, nemico dei nazionalismi”. Non nemico del comunismo, ma dei nazionalismi. Riccardi ovviamente non può cancellare i fatti, ma guardate con quale delicatezza parla del Pci stalinista: «De Gasperi si misurò con il più grande partito comunista occidentale, fondato sul voto libero e non sulla coercizione sovietica». Come a voler dire che il Pci era altra cosa dall'Urss, quando invece era la sua appendice. Poi Riccardi prosegue sottolineando che «De Gasperi non vuole una Dc anticomunista alleata con le destre». E ovviamente il riferimento è all'episodio marginale di Roma. De Gasperi – scrive Riccardi - «nel 1952 alle elezioni del Comune di Roma, nonostante le pressioni di Pio XII, rifiuta l'alleanza con missini e monarchici in chiave anticomunista. E vince le elezioni». È un episodio minore continuamente citato dalla storiografia progressista che ne dà un'interpretazione del tutto sbagliata: mostra infatti l'intelligenza politica con cui De Gasperi si è sempre opposto ai comunisti e li ha vinti, non il contrario. Anzitutto il leader della DC non voleva legittimare un partito alla destra della DC perché il partito cattolico voleva fare il pieno dell'elettorato anticomunista e aveva la forza per vincere quelle elezioni contro i comunisti senza quell'alleanza (come accadde). Inoltre il Msi era un gruppo di nostalgici che nel 1949 si era opposto alla ratifica del Trattato che istituiva la Nato (la “svolta atlantica” avverrà solo al Congresso dell'Aquila, che si svolse dopo le elezioni comunali di Roma). Quindi sarebbe stata assurda un'alleanza. Peraltro Pio XII non voleva certo un'iniziativa che riabilitasse il fascismo perché si sarebbe trattato di una lista anche dei partiti laici e dei monarchici, senza nessun simbolo di partito, e che avrebbe avuto come candidato sindaco don Luigi Sturzo, cioè la personalità più antifascista del movimento cattolico, colui che si oppose a Mussolini fin dall'inizio, che fu costretto a dimettersi dalla segreteria del Ppi, ad andare in esilio negli Usa e che si era opposto pure ai compromessi fra Chiesa e fascismo. In realtà De Gasperi, in accordo con mons. Montini, bocciando l'iniziativa di Pio XII voleva rivendicare l'autonomia del laicato cattolico nelle scelte politiche. Quell'autonomia che poi sarebbe stata proclamata dal Concilio Vaticano II e che è stata spazzata via, in questi ultimi mesi, dal card. Matteo Zuppi (della Comunità di S. Egidio come Riccardi) che, come presidente della Cei, ha fatto del vertice ecclesiastico dei vescovi un soggetto politico che interviene direttamente (in funzione del PD) in questioni – come le riforme istituzionali - in cui non ha alcuna competenza. RIMOZIONE FORZATA Del resto lo stesso Avvenire, giornale del card. Zuppi, ieri ha dedicato due pagine a De Gasperi, pubblicando un lungo intervento di Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia, alla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, nel quale non solo non c'è traccia del 18 aprile '48, ma neanche del comunismo. Nulla. Come se De Gasperi avesse combattuto solo il fascismo. Anche l'altro lungo articolo è dedicato allo scontro De Gasperi/fascismo e non c'è traccia dell'anticomunismo degasperiano. Ultima nota: De Gasperi fu un patriota (fin da quando il suo Trentino era sotto l'Austria). È vero che nel 1951 volle la Comunità europea del carbone e dell'acciaio, da cui più tardi nacque la Cee. Ma non avrebbe mai accettato la trasformazione della Ceca o della Cee nella UE del 1992 (Trattati di Maastricht), perché «voleva un'Europa rispettosa delle nazionalità» (Agnoli) e già nel 1951 mise in guardia da un'Europa che un giorno «potrebbe anche apparire una sovrastruttura superflua e fors'anche oppressiva». Non voleva dunque uno «strumento di oppressione». Ciò che rischia di essere oggi.
CONTINUA A LEGGERE
22
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
17:17
La Viola interrompe la striscia vincente, vince il Bologna: al Dall'Ara finisce 1 a 0
Libero Quotidiano
17:09
Siria, le navi militari distrutte nel porto di Latakia: le immagini dal drone
Libero Quotidiano
17:06
Atreju, Meloni contro Romano Prodi: "Ogni patriota fiero dei suoi improperi isterici"
Libero Quotidiano
16:51
"Caso umano, pifferaio magico da strapazzo". Landini bloccano il Paese? Gasparri senza pietà
Libero Quotidiano
16:45