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Assad, l'umiliazione estrema: cosa hanno trovato nella sua casa a Damasco | Guarda
08-12-2024, 17:22
L'ora dell'umiliazione per il dittatore. Nella lussuosa residenza di Bashar al-Assad a Damasco, saccheggiata questa mattina, Abu Omar si aggira da una stanza all'altra, scattando foto per immortalare la caduta dell'odiato presidente siriano. "Sono venuto per vendicarmi, perché ci ha oppressi in modo incredibile", dice il 44enne, che si rifiuta di dare il suo cognome. "Sto scattando foto perché sono così felice di essere in mezzo alla sua casa". Uomini, donne e bambini si muovono tra le stanze e le scale della residenza del capo di Stato, fuggito da Damasco, nell'elegante quartiere di Malki. La residenza, composta da tre edifici di sei piani, è stata saccheggiata in precedenza, dopo la presa di Damasco da parte di una coalizione di ribelli guidata dal gruppo islamista radicale Hayat Tahrir al-Sham (HTS). Le enormi stanze sono vuote e i documenti sono sparsi sulle scale. Secondo i giornalisti, un dipinto di Assad è sul pavimento all'ingresso del piano terra, circondato da un vasto giardino con una fontana. Sui social network si può vedere un video di una folla nelle camere da letto, che si avventa su vestiti ed effetti personali, oltre che su borse di marchi di lusso, tra cui Vuitton. Sia la residenza di Assad che il palazzo presidenziale, a circa due chilometri di distanza, erano off-limits per i siriani comuni sotto il presidente, che è crollato di fronte all'offensiva dei ribelli dopo mezzo secolo di dominio indiviso del suo clan.- "Oggi non ho piu' paura (...) la mia unica preoccupazione e' che dobbiamo essere uniti e che dobbiamo costruire questo Paese con tutte le nostre forze", ha aggiunto Abu Omar.I visitatori paragonano la residenza a "un museo". Oum Nader, una donna di 35 anni venuta con il marito da un quartiere vicino, ha detto di essere venuta a vedere "ciò che ci è stato proibito di vedere, quando vivevamo in povertà e privazioni". "Anche quando se ne sono andati, l'acqua e il riscaldamento sono ancora lì, mentre i nostri figli si ammalano per il freddo", dice. Nel palazzo presidenziale, su una collina che domina Damasco, e' stata data alle fiamme la sala di ricevimento dove il capo di Stato accoglieva i visitatori. La vasta sala è completamente bruciata e le fiamme continuano a sprigionarsi dall'edificio. La caduta di Assad ha provocato scene di giubilo in varie città siriane e tra i siriani della diaspora. "Dio è stato generoso e ci ha concesso questo momento che aspettavamo dagli anni '70", ha detto Omar, un altro visitatore di 25 anni della residenza. "Lui ha vissuto nel lusso mentre noi soffrivamo".
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