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Bomba a Ranucci, Nordio smaschera Scarpinato: grillino ko
Oggi 28-11-25, 01:00
Il caso Ranuccia torna alla Camera. «Nella sua assoluta indipendenza e autonomia la magistratura sta andando avanti nelle indagini e noi auspichiamo che pervenga a una celebre conclusione che, ovviamente, si presenta complessa. Però auspichiamo», puntualizza il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo ieri pomeriggio in Aula alla Camera a un’interrogazione sulla vicenda dell’attentato subito dal giornalista e conduttore della trasmissione di Rai Tre Report, Sigfrido Ranucci, «che da parte dell’opposizione e non vi sia nessuna strumentalizzazione politica e nessuna interferenza, proprio perché si tratta di situazioni che devono essere chiarite nell’ambito delle indagini di una magistratura, che lo ripetiamo ancora una volta, è e deve essere indipendente dal potere politico». Il titolare di via Arenula ha voluto puntualizzare che «in situazioni come questa, e tenuto anche conto delle gravissime e ingiustificate affermazioni che sono state portate all’attenzione dell’opinione pubblica» si «dovrebbe agire con particolare celerità e con particolare avvedutezza», ha concluso Nordio. Il riferimento è a «fantasiose ricostruzioni dei giornali». C’è infatti chi ha insinuato «un collegamento tra l’attentato» al conduttore di Report «ed il governo, lo ha fatto senza alcun elemento oggettivo. C'è da chiedersi se il senatore Scarpinato (che nel corso di una seduta in commissione Antimafia ha chiesto al giornalista di spiegare una sua affermazione in merito al fatto che fosse stato pedinato, ndr) abbia fonti privilegiate di conoscenza. Se così fosse», taglia corto Nordio, «si configurerebbe un’evidente violazione del segreto istruttorio ed anche di questo la procura della Repubblica si dovrebbe occupare». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45154695]] La scorsa settimana un inviato di Report, Daniele Autieri insieme e Francescomaria Tuccillo (ex Ad della società Cantieri Navale Vittoria), erano stati sentiti dalla Procura a Roma “come persone informate sui fatti” proprio per l’attentato con un ordigno esploso lo scorso 16 ottobre davanti casa Ranucci, che ha distrutto la sua auto. Nel corso dell’audizione con il pm della Dda di Roma Carlo Villani, si è parlato anche della lettera anonima giunta in redazione, venerdì scorso, che collegherebbe l’attentato ad ambienti criminali della camorra e ad un presunto traffico di armi emerso in un servizio andato in onda domenica scorsa. La missiva è stata trasmessa alla Procura di Roma che ha avviato approfondimenti. L’inchiesta è stata ai Carabinieri dei nuclei investigativi di Roma e Frascati. Il 24 settembre Autieri si trovava nella sede di Cnv ad Adria, quando alcuni dipendenti hanno rinvenuto nel cantiere due casse di legno con dentro due mitragliatrici da guerra non registrate, un caso sul quale ora sta lavorando la procura di Rovigo. Non solo. Lo stesso Tuccillo poche ore dopo l’esplosione dell’ordigno a casa Ranucci aveva ricevuto una mail certificata (pec) con la quale gli era stato revocato l’incarico.
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