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Boom di viaggi e prenotazioni: cosa c'è dietro al botto del turismo
24-06-2024, 08:30
La spinta al pil potrebbe arrivare ancora una volta dalle vacanze. Dopo aver chiuso un 2023 da record per il turismo, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze nelle strutture ricettive, livelli mai raggiunti prima, l'Italia punta al bis, con un inizio di stagione estiva che promette scintille. Da una parte ci sono i vacanzieri italiani. Inflazione, aumenti tariffari e guerre non hanno fermato la voglia di viaggiare. Anzi. Secondo le rilevazioni effettuate per Assoviaggi Confesercenti dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 671 agenzie di viaggio, tra giugno e agosto saranno circa 4 milioni gli italiani che faranno le valigie grazie ai servizi delle agenzie di viaggi, per un aumento complessivo delle prenotazioni del +3,5% rispetto all'estate 2023. Anche nel 2024 la crociera è tra le tipologie di viaggio che mantiene interesse da parte dei viaggiatori. In forte ascesa anche le richieste per i viaggi tailor made, confezionati sartorialmente sulla base dei tempi e degli interessi dei viaggiatori grazie alle competenze professionali delle agenzie. In leggero aumento i viaggi intercontinentali e quelli verso località di mare dei paesi mediterranei. Nel dettaglio, infatti, le richieste per l'estero segnano un aumento del +6,7% rispetto al periodo giugno-agosto 2023, a fronte di una flessione del -3,1% delle richieste verso le destinazioni italiane. Un fenomeno su cui pesano la concorrenza di destinazioni estere, la riduzione del potere d'acquisto delle famiglie e l'aumento dei prezzi registrato nel nostro paese, a partire dalle tariffe dei trasporti. Complessivamente, 2,8 milioni sceglieranno un viaggio fuori dall'Italia, mentre 1,2 milioni resterà nel Belpaese. Ma l'Italia, a quanto pare, non sarà affatto trascurata dal turismo straniero. Le previsioni sull'imminente mese di luglio segnerebbero un significativo incremento dei flussi turistici: ben 18,2 milioni di arrivi e 75,6 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari all'1,5% e all'1,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, segnato da quasi 18 milioni di arrivi e 74,9 milioni di pernottamenti. In altri termini, si dovrebbe registrare un incremento di 263 mila arrivi e 755 mila presenze rispetto a luglio dello scorso anno. In crescita anche il mercato dell'incoming: a optare per una destinazione italiana sarebbero poco meno di 10 milioni di stranieri (+3,6%) pari al 54,8% del totale degli arrivi previsti, generando ben 38,8 milioni di presenze (+2,0%). Il verificarsi di uno scenario proattivo potrebbe produrre un effetto rialzista sulle stime complessive: circa 19,3 milioni di arrivi e 78,6 milioni di presenze con una variazione in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari al 7,2% e al 5,0%. I dati emergono dalla nota previsionale 'Tourism Forecast Summer July 2024' dell'Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze e spesa turistica. Secondo il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, «a luglio si potrebbe registrare il livello di internazionalizzazione più alto dal 2010 sia per gli arrivi che per le presenze». A catalizzare l'attenzione, in base ai dati contenuti nel report The Next a cura di Global Blue e Lybra Tech, ci sarebbero 5 destinazioni balneari di lusso: Capri, Forte dei Marmi, Portofino, Taormina e Porto Cervo. In particolare, è Capri a confermarsi come la destinazione più ambita, soprattutto dal viaggiatore straniero, che pesa per l'84% del totale: il 31% è rappresentato solo dagli americani.
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