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Capezzone: Ma i perdenti vogliono tutto
17-06-2024, 08:15
Trama del giallo: un'Ue già gravemente ferita sta per essere politicamente assassinata dagli eurolirici, mica dagli eurocritici. Leggete con particolare cura Libero di oggi. Fausto Carioti vi spiega bene, calendario alla mano, come i mandarini di Parigi-Berlino-Bruxelles stiano per tentare un autentico colpo di mano: decidere gli organigrammi della nuova legislatura europea prima del voto politico degli elettori francesi (previsto tra il 30 giugno e il 7 luglio), nella convinzione che, dopo quella scadenza, Emmanuel Macron sarà ridotto alla condizione di uno zombie politico. Sempre, oggi, Enrico Paoli vi spiega altrettanto bene come i tre partiti di governo italiani siano usciti dalle europee in salute, diversamente da quelli tedeschi e francesi, dove le forze di opposizione hanno addirittura doppiato quelle di maggioranza. Ecco: solo un'incredibile follia può spingere i perdenti - oggi più deboli di ieri, e domani ancora più deboli di oggi- a tentare di prendersi tutto, schiaffeggiando gli elettori. Si dirà: l'aritmetica, intesa come conta dei seggi all'Europarlamento, può autorizzare l'operazione. Vero: ma far finta che in Germania, Francia e Italia non sia successo nulla è letteralmente demenziale. Non è mai una buona idea separare l'esercizio del kratos da quella che dovrebbe essere sempre la sua fonte, e cioè il demos. Quando in Italia lo si è fatto, dal 2011 in poi, con governi certamente legittimi – in quanto destinatari della fiducia parlamentare – ma scollegati dalla volontà degli elettori, si è compiuta un'operazione che ha ulteriormente tolto credibilità alla politica senza peraltro alimentare fiducia nelle istituzioni. Proprio qui sta il doppio danno creato da quelli che chiamerei i “correttori della democrazia”: prima hanno bypassato la volontà popolare, e poi hanno finito per svuotare e screditare le stesse procedure democratiche. In fondo, per indurre un popolo a transitare dal “questi politici fanno schifo” al “fa tutto schifo” (voto incluso) basta un attimo, un battito di ciglia. Pensare di traslare questo metodo dal livello nazionale a quello comunitario non pare affatto saggio. Inevitabilmente, una deriva di questo tipo accentuerà la diffidenza di molti europei verso le istituzioni Ue. E il gioco può sfuggire di mano non solo agli apprendisti stregoni, ma anche agli stregoni più esperti e collaudati.
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