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Chiede il biglietto, risponde a pugni in faccia: altro capotreno pestato, orrore a Fidenza
05-12-2024, 18:10
Quando il capotreno gli ha chiesto di esibire il biglietto, gli ha sferrato un pugno al volto. L'aggressione è avvenuta a bordo di un regionale Milano-Bologna in stazione a Fidenza (Parma) intorno alle 11 di oggi, giovedì 5 dicembre. Secondo una prima ricostruzione, il passeggero, in stato di alterazione, ha colpito il capotreno con un pugno dopo aver distrutto il vetro della cabina di guida col martelletto frangivetro. Gli agenti della Polizia ferroviaria hanno bloccato l'aggressore: è stato identificato e fotosegnalato. Il ferroviere è stato soccorso e trasferito al Pronto soccorso dell'ospedale di Vaio, dove è stato sottoposto ad accertamenti. Sono stati alcuni colleghi del ferroviere a chiamare soccorsi, portando in salvo il ferito nella cabina di guida. Secondo il racconto di alcuni testimoni, l'aggressore avrebbe colto di sorpresa il capotreno alle spalle mentre quest'ultimo stava scendendo dal convoglio per una sosta. Due dipendenti di Mercitalia hanno immobilizzato il passeggero violento, mettendo fine al pestaggio. L'aggressore ha pure danneggiato alcuni interni della prima carrozza utilizzando il martelletto frangi-vetro. "La Fit-Cisl è vicina ed esprime solidarietà alla capotreno aggredita ieri da due passeggere, madre e figlia, senza biglietto, e al capotreno colpito da un uomo con un martelletto questa mattina. Ennesimi episodi intollerabili di un crescente fenomeno che condanniamo fermamente e che va fermato". È quanto ha dichiarato in una nota la Fit-Cisl. "I treni devono essere un mezzo sicuro di trasporto per lavoratori e passeggeri - sottolinea ancora la nota -pertanto non si può continuare a rinviare questo tema, deve essere una priorità. La chiave di volta è definire risposte efficaci e mettere in campo azioni concrete per preservare l'incolumità di chi lavora". "Proprio su questo punto - ha proseguito la Fit-Cisl - il nostro impegno, congiuntamente alle altre organizzazioni sindacali di settore, non si fermerà ma, al contrario, si intensificherà per sollecitare l'attivazione del Protocollo anti-aggressioni definito da oltre due anni con i livelli istituzionali competenti e le associazioni datoriali del mondo ferroviario e del trasporto pubblico locale" conclude la Fit-Cisl.
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