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"Cittadinanza italiana, niente sconti", "Orribile". Sharon e Sangare, la folle crociata di Avs contro Salvini
30-08-2024, 12:53
Al mosaico già sconvolgente dell'omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne di Terno d'Isola uccisa un mese fa a coltellate da Moussa Sangare, italiano di origini ivoriane che ha confessato nella notte, mancava una tessera: la polemica politica della sinistra contro Matteo Salvini. Ricapitoliamo: a metà mattinata, i carabinieri di Bergamo diffondono una nota per annunciare l'avvenuto fermo del sospetto omicida, descritto come "italiano disoccupato". Poco dopo, emergono i primi e confusi dettagli. Il killer viene identificato come italo-marocchino, poi come di origini nordafricane, e ancora come italo-maliano e infine originario della Costa d'Avorio. "Fermato Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana, sospettato di aver assassinato la povera Sharon. Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti. Complimenti ai Carabinieri!", scrive su Facebook il vicepremier, ministro e segretario della Lega Salvini. Gli fa eco, non senza una punta polemica, il senatore leghista Claudio Borghi su X: "Oh, abbiamo i giornali che per una volta ci dicono la nazionalità di un criminale. E' italiano. Si chiama Moussa Sangaré". Ma nel frattempo, dal campo progressista hanno già pensato bene di sollevare il polverone. "Ovviamente Matteo Salvini ha già sentenziato la colpevolezza di Moussa Sangare, chiedendo pena esemplare, cioè potenziata?", domanda Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. Non sapeva ancora che Sangare aveva già confessato il suo delitto. "Ciò che è orribile nel suo post - scrive ancora la rossoverde riguardo a Salvini - è il tentativo di accreditare una origine etnica del femminicidio: questo è inaccettabile perché nega totalmente e colpevolmente la trasversalità di un fenomeno che non riguarda classi sociali, colore della pelle, confini statali e che la maggior parte delle volte nasce dentro i nuclei familiari. Troppo spesso il maschio killer è marito, compagno, partner". Ignorando il fatto che quanto scritto da Salvini era semplicemente un dato fattuale, semplicemente forse più preciso di quel "italiano" comunicato in prima battuta e che nessuna indignazione, pare, avesse sollevato.
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