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"Dario? Sono Luciano...": Spalletti, dopo la sfuriata una clamorosa telefonata alle 2 del mattino
25-06-2024, 20:24
"Pronto Dario? Sono Luciano…". Deve essere circa con queste parole la telefonata che il ct della nostra Nazionale ha fatto alle 2 del mattino a Dario Ricci, giornalista inviato per Radio 24 in Germania. Tra i due, nella conferenza stampa post partita, c'era stato un piccolo ma accesso battibecco. "Intanto complimenti per qualificazione. Questa prestazione e anche la formazione iniziale sono sembrate, almeno a me, più il frutto di un patto forte tra la squadra e il suo allenatore, ancor più che scelte tattiche ben ponderate. Mi conferma questa impressione?", aveva domandato il cronista. "Non ho capito… mi traduca meglio patto", aveva risposto Luciano Spalletti guardando fisso negli occhi il giornalista, piccato. Ricci aveva poi chiarito le sue parole: "Mi è sembrata una formazione che ha ragionato anche molto dialogando coi giocatori". Da quel momento, il tecnico toscano è andato su tutte le furie e ha replicato: "Questo secondo me glielo hanno detto". E più il giornalista continuava a dire "onestamente non me lo ha detto nessuno", più Spalletti insisteva nel non credergli: "E io onestamente sono sicuro di questo. Però io ci parlo sempre con i calciatori, prima di tutte le partite. Che vuol dire?". Luciano Spalletti furioso: "Chi racconta le cose interne dell'ambiente fa male alla Nazionale" #Euro2024 #Nazionale #Italia #Spalletti #Azzurri #CroaziaItalia pic.twitter.com/4Q48tIgQ5V — Eurosport IT (@Eurosport_IT) June 25, 2024 Il caso ha voluto che seduto a fianco del giornalista ci fosse proprio Gabriele Gravina. Il presidente federale ha fatto da Grande mediatore tra l'inviato di Radio 24 e il ct azzurro. "Da qui, appunto - spiega Ricci al Sole 24 Ore -, si è arrivati a quello squillo e a quel breve e cordiale colloquio telefonico nel cuore della notte: qualche minuto in cui il Ct ha chiesto scusa per il tono e qualche parola scappata ben oltre la linea del fuorigioco. Scuse accolte ma neppure necessarie, dal punto di vista del cronista, che ben aveva inteso il senso della risposta, permeata di passione per il gruppo azzurro e per il proprio lavoro (come del resto dimostrato dall'intera conferenza stampa, durata quasi mezz'ora)", ha concluso l'inviato. Tutto risolto: pace fatta.
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