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"Diamanti”, di Ferzan Ozpetek è dedicato a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, con cui avrebbe voluto fare un film
Ieri 13-12-24, 13:49
Ferzan Ozpetek è sempre stato un regista molto sensibile a certi aspetti della vita, e profondamente ispirato dal lato umano delle persone che hanno avuto il coraggio di raccontarsi. Ancora una volta ci sorprende con il ricordo dei suoi primi anni in Italia. “La storia parte da un'esperienza personale”, spiega Ozpetek, quando negli anni '80 lavoravo come aiuto regista e frequentavo le sartorie di cinema (e teatro Tirelli). Erano luoghi che mi affascinavano, dove la creatività si declinava con l'ingegno. Questo progetto era l'occasione ideale per poter raccontare un mondo attorno al quale eleggere le donne a protagoniste assolute”. Il regista convoca le sue attrici preferite, quelle che ha amato e con ha lavorato: risultato? Un film sublime, ambientato all'interno di un atelier sartoriale degli anni 70-80 , accompagnato dalle canzoni di Mina e di Giorgia nella parte finale. Protagoniste: Luisa Ranieri (Alberta) e Jasmine Trinca, (Gabriella) . Nel cast tutte attrici importanti, da Lunetta Savino a Kasia Smutiniak, da Mara Venier a Paola Minaccioni. E poi: Sofia Ricci,Carla Signoris, Bianca Vega, Nicoletta Mancini, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Geppy Cucciari Spuntano anche due uomini. Stefano Accorsi e Vinicio Marchioni, “il picchiatore”, colui che da botte alla moglie e ,la minaccia di gettarla in un pozzo. È la scena più importante in questo momento dove il femminicidio è sulla prime pagine. Lei lavora in sartoria dove spesso arriva con il viso gonfio. Le colleghe le chiedono: fuma tu marito? Alla risposta positiva, accade qualcosa: quando lui decide di ucciderla e tenta di farla cadere nel pozzo, ci finisce lui. Il giorno dopo si sente libera ed è anche più bella. Il marito non si trova, e lei risponde: era andato a comperare le sigarette e non è più tornato, tra il sorriso soddisfatto delle colleghe. Il film andrebbe premiato anche solo per questa scena: Bravo Ozpetek! Questo suo film è splendido, forse perchè le protagoniste sono le donne. “Il film è per le donne e con le donne. Anche la musica è sottolineata da Mina e Giorgia. Come è riuscito ad avere Mina? “Mi sono sentito con Mina, con cui ho un rapporto di stima e di amicizia. Le ho chiesto una canzone per il film e lei ha accettato. Con Giorgia è stato diverso, volevo un suo pezzo creato per me, in soli tre giorni, ed è stato incredibile: lo ha realizzato”. Ozpetek, questo film è stata una scelta importante, E' soddisfatto del risultato? “ Sono fiero, di questo lavoro, raramente ho avuto uno staff così forte. Ho voluto fare un film con le donne e per le donne. Le mie attrici hanno accettato anche per interpretare piccoli ruoli. Sono fiero di loro”. Nel film c'è anche Mara Venier, che torna sullo schermo dopo anni di conduzione. Ed è stata anche molto credibile... Mara è stata una pazza: all'inizio mi diceva non faccio il film! Non puoi scappare, le ho risposto, se lo fai hai paura. Mi piace anche il suo carattere: la mattina era irriconoscibile, e una che se ne frega di apparire a tutti i costi, ma la sera era stupenda pettinata e con un filo di trucco. E' una grande donna”. Sul set le attrici hanno dichiarato: mentre giravamo il film, ci siamo sentite tutte sorelle. La solidarietà è importante? “Sì,a volte mi consigliavano. Ho avuto la fortuna di canalizzare questo film con attrici meravigliose, che ci hanno dato la possibilità di stare molto in ascolto e di vivere le sensazioni che provavano nei rispettivi ruoli.” E' vero che ha dichiarato: voglio fare un film con tutte le attrici che hanno lavorato con me? Mentre la dedica è per quelle attrici con cui non ha potuto girare, giusto? “Sì, è così! Dedico il film a Monica Vitti, Virna Lisi e Mariangela Melato. Le avevo incontrate e pensavo di creare dei personaggi in altri film. Chiamai la Melato, sembrava felice. Per lei avevo un ruolo in “Magnifica presenza”, ma mi rispose: oramai è troppo tardi...Anche con Virna Lisi per “Mine vacanti”, era tardi. Monica Vitti l'avevo incontrata quando ho ritirato il Globo d'Oro, per il mio primo film “Il bagno turco”.mi fece i complimenti, dicendomi: lei farà tanti altri film bellissimi. Non mi importava più del premio, ma di quell'incontro che avrei voluto avesse un seguito.” Qual è la cosa più importante per un regista come lei? “Sono gli attori, ti devi innamorare di loro. Ed è stato così. Il film durava tre ore, ma abbiamo dovuto tagliare molte scene. Il cinema è fatto di dettagli, e questo sarà il film che non dimenticherò in tutta la mia carriera”.
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