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Francesca Albanese, il figlio di Liliana Segre: "È ossessionata da mia madre"
08-10-2025, 09:17
"Ho l’impressione che la discussione si sia come militarizzata, con posizioni sempre più estreme in cui siamo anche noi in guerra gli uni contro gli altri":Luciano Belli Paci, figlio diLiliana Segre, lo ha detto in un'intervista alCorriere della Serariferendosi al dibattito attuale su quanto sta accadendo a Gaza. "C’è unacrescente intolleranzae l’episodio di Francesca Albanese è l’espressione di un clima più generale", ha proseguito Belli Paci, membro dell'associazioneSinistra per Israele, a proposito dell'ultima uscita di scena della relatrice speciale Onu sui territori palestinesi occupati. Mentre era ospite della trasmissione In Onda su La7, la Albanese ha lasciato lo studio all'improvviso subito dopo che un altro ospite del talk, Francesco Giubilei, ha fatto il nome della senatrice a vita.Secondo l’avvocatoBelli Paci, laAlbanese fa parte "di quella categoria ahimè ampia di persone che io definisco 'ossessionate da Liliana Segre'. C’era infatti già stato unprecedente". Il riferimento è alloscattodella giurista davanti almuraledella senatrice a vita e la parola “Indifferenza“. "L’hashtag era#GazaGenocide, come a dire che ledichiarazionifatte daLiliana Segre su Gazafossero in contraddizione con il suo impegno di sempre a non voltarsi dall’altra parte. EvidentementeAlbanesenon aveva letto le parole di mia madre in cui afferma di provare repulsione per il governoNetanyahue ladestra fascistoide e razzistaal potere oggi in Israele. O quelle in cui dice che bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità ed esprime dolore per le vittime civili. Oppure quelle in cuidenuncia i crimini di guerrae contro l’umanità commessi sia da Hamas sia dall’esercito israeliano. È bastato che esprimesse il suo pensiero sull’opportunità di non usare la parola genocidio per suscitare disprezzo". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44447220]] L'avvocato, poi, ha aggiunto che"in Italia sembra in atto, non solo da parte di Albanese,una sorta di 'polizia del pensiero'per cui non solo bisogna dire certe cose, ma dirle anche in un certo modo. Questo però distrugge ilconfronto democratico. In questa fase la guerra è stata importata nel dibattito, lo contamina. È come se ci fosse un arruolamento dall’una o dall’altra parte. E questo non porta benefici ai palestinesi, ma solointolleranza. Non siamo ancora arrivati alla situazione degli anni Settanta, ma dobbiamo tenere presente che la violenza fisica parte sempre da una violenza che prima è stata verbale e morale". E ancora sulla Albanese: "In questi mesi la giurista si è posta più come una militante che come un tecnico in posizione di terzietà, e se si entra nel dibattito così, poi bisogna accettare che tutti partecipino senza essere silenziati. O pubblicamente umiliati comeil sindaco di Reggio Emiliache, mentre la stava premiando,ha osato direche per arrivare alla pace serve anche liberare gli ostaggi israeliani". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44445209]]
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