s

Giséle Pelicot: processo dura prova, penso a vittime non riconosciute
19-12-2024, 15:23
Avignone, 19 dic. (askanews) - "Penso alle vittime non riconosciute, le cui storie rimangono spesso nell'ombra. Voglio che sappiate che condividiamo la stessa lotta". Sono le parole di Gisèle Pelicot subito dopo la sentenza che ha condannato il suo ex marito per averla drogata, violentata e fatta violentare, mentre era incosciente, da decine di sconosciuti per un decennio. Per questo è stato condannato a 20 anni, mentre i 50 suoi coimputati a pene che vanno dai 3 ai 20 anni. "Questo processo è stato una prova molto difficile e in questo momento penso innanzitutto ai miei tre figli David, Caroline e Florian. Penso anche ai miei nipoti, perché sono il futuro ed è anche per loro che ho combattuto questa battaglia, così come alle mie nuore Aurore e Céline. Penso anche a tutte le altre famiglie colpite da questa tragedia", ha detto la donna diventata una eroina del femminismo per la decisione di rinunciare alla sua privacy e tenere il processo a porte aperte. "Non ho mai rimpianto quella decisione. Ora ho fiducia nella nostra capacità di cogliere collettivamente un futuro in cui tutti, donne e uomini, possano vivere in armonia, con rispetto e comprensione reciproci", ha detto, aggiungendo "rispetto il tribunale e il verdetto".
CONTINUA A LEGGERE
28
0
0
Libero Quotidiano
03-04-2025, 13:15
Nel libro di Bettanini la presenza italiana in Afghanistan
Libero Quotidiano
03-04-2025, 13:02
Dazi, Bonelli (Avs): Salvini servo di Trump, andrebbe rinchiuso in una stanza, dice imbecillità
Libero Quotidiano
03-04-2025, 12:43
Tamajo "Momento positivo per la Sicilia, crescono Pil e imprese"
Libero Quotidiano
03-04-2025, 12:38
Marco Rizzo canta "Imagine" di John Lennon a Radio Rock
Libero Quotidiano
03-04-2025, 12:32
Tifoso del Newcastle si tatua il codice QR della vittoria dei Magpies
Libero Quotidiano
03-04-2025, 12:30