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Il ristorante Mistral: un viaggio sensoriale nel magico lago di Bellagio
20-08-2024, 12:54
Nel cuore di Bellagio, la perla del Lago di Como, il Grand Hotel Villa Serbelloni, è un cinque stelle lusso, simbolo di eleganza senza tempo. Da aprile a novembre, questa maestosa dimora accoglie gli ospiti in un'oasi di pace e raffinatezza, dove i fasti del passato rivivono nei saloni affrescati e nei giardini rigogliosi. Al suo interno si trova il prestigioso ristorante Mistral, diretto dall'Executive Chef Ettore Bocchia. Descriverlo è come raccontare una sinfonia orchestrata con maestria, dove ogni nota, ovvero ogni piatto, risuona con perfezione assoluta. Qui è possibile vivere un'esperienza unica, immersi in un ambiente esclusivo circondati da uno degli scenari più incantevoli al mondo. Lo Chef Ettore Bocchia è un pioniere in Italia della cucina molecolare, avendo introdotto tecniche come l'uso dell'azoto liquido per gelati dalla consistenza impareggiabile o la frittura negli zuccheri fusi, che preserva la succulenza degli ingredienti. La cucina molecolare è spesso percepita con sospetto, ma sotto la guida di Ettore Bocchia diventa un viaggio sensoriale che esalta le materie prime in modi inattesi e sublimi. Non si tratta di artifici fini a sé stessi, ma di un vero e proprio omaggio alla purezza e all'essenza del cibo. L'esperienza al Mistral è una celebrazione di ingredienti rari e preziosi. L'opulenza delle materie prime, selezionate con maniacale attenzione da Ettore Bocchia, raccontano una storia di goduriosa autenticità. Tra i protagonisti spiccano il granchio della Kamchatka, un alimento raro che lo chef propone in esclusiva, rendendolo una vera icona di unicità culinaria. Il caviale Antonius, un tesoro proveniente dalla Polonia, proposto in due varianti – Oscietra e Siberiano – per offrire un assaggio del miglior caviale al mondo. Il foie gras etico, prodotto da oche allevate in libertà in Spagna, è un'altra dimostrazione di come l'alta cucina possa rispettare l'etica e la sostenibilità, senza comprometterne la qualità. Il menù degustazione, che ha un costo di 250 euro per sette portate, è un viaggio che ripaga di ogni centesimo speso con la sua raffinatezza. Il percorso inizia con una serie di amuse-bouche che già preparano il palato a ciò che seguirà: dalla Spugna al prezzemolo con crema affumicata di capperi e alghe, alla Mela in osmosi, fino al Nido di patata fritta con salsa barbecue. Il crescendo continua con piatti sontuosi come il già citato foie gras etico, accompagnato da chutney esotici, e il Calamaretto spillo con ostrica étoile bollita e percebes, un trionfo di sapori marini accompagnato da una scenografica spuma di patata affumicata. Ma è con i primi e i secondi che la cucina di Ettore Bocchia raggiunge l'apice. Gli Spaghetti con cèe, ovvero avanotti di anguilla, un prodotto rarissimo importato fresco dalla Spagna, e fiori di zucchina sono un'esplosione di sapori delicati e contrastanti, mentre il Tortellino di pavone è l'emblema di una tradizione rivisitata con estro e rispetto. Il Rombo, frutto di una delle tecniche più emblematiche della cucina molecolare, incanta con la sua consistenza compatta e il sapore intenso. L'Agnello di Mont St. Michel, un altro prodotto contingentato e unico nel suo genere, viene proposto in una varietà di preparazioni: è un piatto enciclopedico, un viaggio intorno al mondo di spezie e aromi, che ne esalta ogni parte con preparazioni come la tajine, oppure allo spiedo come un kebab, passando per il cervello fritto alla milanese e la costoletta a scottadito con tartufo australiano o l'abbacchio tradizionale, fino a un delicato brodo alla menta. Il finale dolce è altrettanto spettacolare, con il celebre gelato alla vaniglia preparato al tavolo con azoto liquido, un'esperienza che è sia visiva che gustativa, e che conclude la cena con un tocco di magia. Il servizio è impeccabile, orchestrato dal maître Luca Speroni, che guida la sala con una professionalità espressa non solo nelle piccole attenzioni, ma anche nelle preparazioni alla lampada o à la presse per l'anatra, eseguite al tavolo, come gli spaghetti all'astice o lo zabaione caldo. La cantina, curata dal sommelier Omar, offre una selezione di vini di altissimo livello che completano perfettamente ogni piatto. Il Mistral di Villa Serbelloni non è solo un ristorante, ma un'esperienza totale che merita di essere vissuta. L'incredibile è che, con tutto quel ben di Dio in carta, i clienti stranieri o italiani ordinano piatti iconici della cucina tradizionale fuori dal menù, e questi vengono eseguiti in maniera impeccabile, senza nessuna lamentela da parte del personale. Ho assistito a un piatto di spaghetti alla bottarga con una delle migliori bottarghe di Favignana. Ettore Bocchia continua a scrivere una pagina importante della gastronomia italiana. Anche senza la stella Michelin, la sua cucina continua a brillare di luce propria. Autrice dell'articolo: orchideacolonna@yahoo.com
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