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Italia-Africa: Mantovano, 'cooperazione in ottica paritaria in molti settori '
15-07-2024, 11:32
Roma, 15 lug. (Adnkronos) - "Poco meno di un anno fa in questo stesso luogo ci eravamo ritrovati per la conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni dalla quale ha preso le mosse il processo di Roma che ha segnato l'inizio di un inedito percorso di cooperazione tra l'Italia e le nazioni africane, inedito per l'ampiezza dei settori coinvolti, inedito per il metodo di lavoro. A 12 mesi di distanza è motivo di soddisfazione osservare su quanti livelli si stia sviluppando in concreto la collaborazione nell'ambito del Piano Mattei per l'Africa in un'ottica paritaria e aperta". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, intervenendo alla Farnesina alla Conferenza sullo Spazio Italia-Africa. "I progetti non sono calati dall'alto, sono definiti di volta in volta dopo un reciproco ascolto - ha continuato Mantovano - In tale cornice mi riferisco anzitutto - poi verrò subito al settore spazio, ma per dare l'idea del metodo, dell'approccio e dei primi risultati - mi riferisco anzitutto al settore dell'agricoltura. Il Piano Mattei ha un rilievo strategico in modo particolare in Africa. Qualche giorno fa sono stati siglati accordi senza precedenti in Algeria, sono prossimi alla sottoscrizione in Libia, che garantiranno rilevanti ricadute sul piano dell'occupazione sul posto e sul piano dell'autosufficienza alimentare trattenendo gli stessi prodotti sul posto. Mi riferisco anche ai settori più centrali della competizione economica e geopolitica internazionale, come quello delle materie prime critiche essenziali nel campo del digitale, dell'energia e dell'intelligenza artificiale e infine, ma certamente non da ultimo, dello spazio". "Le attività in questo settore, cioè nello spazio - ha detto ancora il sottosegretario - rivestono un ruolo fondamentale per la vita di tutti i cittadini, un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella sicurezza delle nazioni per almeno due ragioni. La prima è che le tecnologie spaziali offrono soluzioni tecniche in grado di potenziare le capacità nazionali in tanti settori, pensiamo alla mappatura e al monitoraggio del territorio, che possono essere sfruttate tanto a scopo di produzione quanto a scopo di sicurezza. E sappiamo bene che l'attività di produzione è un'attività che è fondamentale per la vita di tutti i cittadini e per la vita di tutti i cittadini. La seconda è che l'attività di ricerca e di sviluppo realizzata in ambito spaziale può avere applicazioni al tempo stesso civili e militari". "La natura sempre più duale delle attività nel settore dello spazio sta portando gli stati con tecnologie più avanzate a irrobustire le infrastrutture impiegate per tali scopi. Ciò avviene attraverso soluzioni tecniche e con strumenti organizzativi e giuridici volti a tutelare le informazioni nazionali più sensibili. Tra esse vi è il ricorso sempre più frequente allo strumento delle classifiche di segretezza e su questo io mi auguro che ci sia un passo in avanti in questa conferenza. La stipula di accordi bilaterali di sicurezza, per lo scambio di informazioni classificate tra l'Italia e le singole nazioni partner costituisce un requisito imprescindibile per sviluppare collaborazioni di ampio spettro e di alto livello in ambito spaziale. Senza una cornice giuridica di questo tipo l'Italia non può condividere con le controparti il proprio patrimonio di conoscenze più elevate". "L'auspicio quindi è che questa prima conferenza Italia-Africa sullo spazio sia l'occasione anche per suscitare una rinnovata attenzione sul tema che è veramente cruciale e per avviare, se non sono già in corso, e, se sono in corso, per concludere le procedure negoziali, perché reciprocamente ci si doti degli strumenti necessari affinché la nostra collaborazione in un ambito così strategico sia fino in fondo efficace. Anche questo contribuirà a smontare un racconto sistematicamente smentito dalla realtà di un'Italia non al passo con la storia. La giornata di oggi con l'attiva partecipazione di tante nazioni amiche dimostra che da ora può essere la storia a mettersi al passo con la comune volontà delle nazioni".
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