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La Boccia non molla la presa su Sangiuliano: come lo vuole distruggere
09-09-2024, 11:10
Il sentimento. La delusione. La vendetta. Ora le denunce. È passato meno di un mese da quando Maria Rosaria Boccia ha scoperto che la sua consulenza al ministero della Cultura era stata archiviata. Da allora l'imprenditrice di Pompei non ha mai smesso di bersagliare Gennaro Sangiuliano via social. Ha continuato anche dopo le dimissioni del ministro. Forse per tenere alto l'hype intorno al suo account Instagram (arrivato a 120mila seguaci). O forse no: vai a capire perché lo fa. Nel frattempo i due sono arrivati alle carte bollate. L'avvocato Silverio Sica, che difende l'ex ministro della Cultura, annuncia che in settimana depositerà al tribunale di Roma una denuncia contro la donna per diffamazione e anche per tentata estorsione. Ma Boccia non ci sta e si prepara a fare altrettanto. «Genny non mi ha ancora chiesto scusa e continua a minacciare una denuncia», scrive sul suo profilo Instagram. E aggiunge: «Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un'estorsione». Dunque, Lady Pompei si prepara a ribattere colpo su colpo. Non arretra di un millimetro. Anzi, apre un nuovo fronte. Le indiscrezioni pubblicate ininterrottamente dalla 41enne campana hanno spinto il ministro alle dimissioni. Per potersi difendere da “libero cittadino”, senza coinvolgere il governo in questa vicenda. Ma Boccia non è soddisfatta. Secondo Maria Rosaria, Sangiuliano non può tornare neanche a svolgere il suo vecchio lavoro: «Mi chiedo - si legge sempre sul suo account - Se una persona che si è dimessa da ministro e che ha detto tante bugie possa tornare a lavorare nel servizio pubblico televisivo? Può chi manipola la verità lavorare per la tv di Stato, per di più in ruoli di comando? Hai fame di verità odi soldi?». Mala difesa di Sangiuliano tira dritto: «Dimostreremo l'assoluta correttezza della sua condotta» ribadisce l'avvocato Sica per il quale Maria Rosaria Boccia ha messo in atto «pressioni illecite». Alla denuncia verranno allegati anche una serie di documenti, tra cui le spese effettuate dall'ex ministro per biglietti aerei e ferroviari con la sua carta di credito. «Mai un euro è stato speso per la dottoressa Boccia, ho pagato tutto io con la carta credito che fa riferimento al mio conto personale», ha sostenuto l'ex ministro nel corso dell'intervista al Tg1. Ed è quello che ribadirà in ogni sede. A questo punto i pubblici ministeri romani si troveranno in mano due documenti. La denuncia presentata dall'avvocato Sica e l'esposto già depositato da Angelo Bonelli (Avs) che ha raccolto tutto il materiale pubblicato dalla Boccia e ha chiamato in causa l'ex ministro ipotizzando i reati di indebita destinazione di denaro pubblico, per le trasferte di Boccia, di rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio per quanto riguarda le mail sull'organizzazione del G7 a Pompei. In questo caso, però, la competenza potrebbe non essere di Roma, ma del tribunale dei ministri, essendo Sangiuliano in carica al momento dei fatti contestati. Potrebbe muoversi, infine, anche la Corte dei Conti, competente sull'utilizzo dei fondi pubblici. C'è poi un'altra questione aperta, sulla quale la procura di Roma potrebbe voler approfondire. E cioè i profili social che nelle scorse settimane hanno fornito informazioni e fotografie sul caso Boccia-Sangiuliano. Chi c'è dietro? Come sono entrati in possesso di quel materiale? E soprattutto, sono in qualche modo riconducibili alla signora pompeiana? Che, va detto, dimostra grande dimestichezza nell'utilizzo dei canali social. Non a caso Maria Rosaria risulta essere la titolare di un'agenzia che si occupa di «pubbliche relazioni, comunicazione e attività per conto terzi volte a migliorare (sic!) l'immagine pubblica di un'impresa». Si tratta della Cult Comunication srl, con sede a Napoli. Gli affari vanno maluccio. Il 2023 è stato chiuso con un fatturato non esaltante (14mila euro) e perdite per duemila euro. Magari il piano di Maria Rosaria era quello di far decollare l'agenzia grazie alle sue amicizie potenti. Magari...
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