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"La manifestazione è stata pacifica. Poi...": Botteri-choc sulla devastazione a Roma, nel mirino la polizia?
06-10-2024, 11:17
Scontri e devastazione a Roma, i "pacifisti" pro-Hezbollah hanno portato in piazza l'odio contro Israele. Un corteo non autorizzato, e blindatissimo, finito nel peggiore dei modi, e non solo per l'esaltazione da parte degli estremisti della strage del 7 ottobre: 30 agenti feriti, oltre a fotografi e giornalisti, diversi feriti anche tra i manifestanti, arresti. Insomma, un pessimo spettacolo. E di quanto accaduto sabato 5 ottobre a Roma si discute a In alter parole, la trasmissione di Massimo Gramellini in onda su La7, dove tra gli ospiti figurava Giovanna Botteri, che era presente nella piazza degli scontri. E quanto afferma la Botteri lascia francamente di stucco. "La manifestazione in realtà è stata pacifica, è andata bene, fino all'ultima cosa...", premette. "Possiamo vedere le immagini, gli ultimi scontri. La piazza è stata completamente blindata, isolata. Poi un gruppetto isolato che non aveva a che fare con la manifestazione, assolutamente pacifica e dove c'erano anche bambini e famiglie, ha iniziato lo scontro. E gli scontri hanno iniziato ad essere duri, duri duri: ci sono diversi feriti tra manifestanti e agenti, anche dei fotografi", afferma la Botteri. Insomma, non si parla dell'esaltazione dell'eccidio del 7 ottobre, degli insulti a Meloni e Netanyahu, dell'odio contro Israele. Si parla invece di "manifestazione pacifica", di "bimbi e famiglie" in piazza, e di un "gruppetto isolato" che avrebbe fatto precipitare tutto. "C'è stato il lancio dei lacrimogeni, c'è stata la carica, ci sono stati gli idranti: questo gruppetto di black-bloc non voleva essere filmato e da lì sono partite le aggressioni a fotografi e giornalisti. La piazza era piena, con la polizia che carica e i lacrimogeni... insomma ne ha prese anche la gente che stava solo partecipando alla manifestazione", afferma Botteri. E ancora: "La percentuale di persone che era lì per piantare grane era minima, come sempre, come sempre. Erano facili da identificare, da parte nostra e da parte delle forze dell'ordine. La minoranza è stata facilitata anche da questo clima di tensione", aggiunge la giornalista, puntando di fatto il dito contro la polizia che aveva blindato l'area. Una piazza, bene ricordarlo, dove non era stata autorizzata alcuna manifestazione. "Si pensava non sarebbe arrivato nessuno, invece è arrivata tanta gente che non voleva manifestare contro, ma per la pace e per la fine della carneficina in Medio Oriente", conclude Giovanna Botteri. In altre parole, qui l'intervento di Giovanna Botteri
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