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Estero
Lavrov: "Sono pronto a incontrare Rubio". Poi la pietra tombale sulla Crimea
Oggi 09-11-25, 12:47
"Il segretario di Stato Marco Rubio e io comprendiamo la necessità di una comunicazione regolare". Ad affermarlo, in un'intervista a Ria Novosti, è il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che si è detto pronto a incontrare "quando necessario" la propria controparte Usa. "E' essenziale per discutere la questione ucraina - ha sottolineato - e portare avanti l'agenda bilaterale. Per questo motivo comunichiamo telefonicamente e siamo anche disponibili a tenere incontri di persona quando necessario". Lavrov, ad una domanda sull'ipotesi di utilizzo dei beni russi congelati per sostenere Kiev, ha risposto: "L'interpretazione cinica della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme giuridiche internazionali da parte della Commissione Europea, comprese le disposizioni sull'immunità sovrana e l'inviolabilità dei beni delle banche centrali, ha cessato di sorprendere da tempo. Tali azioni costituiscono un vero e proprio inganno e una rapina". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44902909]] "Non importa come venga orchestrato il piano per estorcere denaro ai russi, non esiste un modo legale per farlo e la Russia risponderà in modo appropriato", ha aggiunto. Infine: "er ovvie ragioni - ha detto -, non stiamo divulgando tutti i dettagli delle nostre discussioni con la parte americana sulla questione ucraina, sebbene quando i media trapelano palesi falsità, naturalmente commentiamo di conseguenza. La discussione copre una vasta gamma di argomenti e non si limita a un singolo aspetto. Sebbene questo sia esattamente il modo in cui alcuni giornalisti ed esperti tentano di descrivere i negoziati, il che è fondamentalmente errato". "Ripeto che, a nostro avviso, porre fine al conflitto è impossibile senza tenere conto degli interessi russi e affrontarne le cause profonde - ha concluso -. Per quanto riguarda la Crimea e Sebastopoli, gli abitanti della penisola hanno esercitato il loro diritto all'autodeterminazione in un referendum nel marzo 2014, votando a favore della riunificazione con la Russia. Pertanto, la questione della proprietà della penisola è chiusa per noi". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44909204]]
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