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Mario Sechi: Dall'Usa all'Italia: la bile nera dei perdenti rossi
09-11-2024, 06:26
La sinistra non è al caviale, è alla frutta. Basta vedere la reazione isterica alla battuta di Giorgia Meloni, il travaso di bile nera dopo la vittoria di Trump nei talk show, per capire che la «gauche caviar» è arrivata all'ultimo piatto del pranzo di gala. Nel 1989 l'operazione fu condotta da Ronald Reagan con la caduta del Muro di Berlino, 35 anni dopo, è Donald Trump a prendere il piccone della Storia e demolire il pensiero unico dei nipotini di Lenin. Siamo di fronte a un gigantesco fallimento culturale, le elezioni americane sono la sconfitta non di Kamala Harris (figura già dimenticata), ma di un sistema ideologico che in America e in Europa ha toccato contemporaneamente l'apice e il fondo. Non è solo la partita tra il ranch e il grattacielo, il Big Mac e il Kebab, i classici e Hollywood, è il declino di un'era di follie contro l'umanesimo, giunta all'acme con la “cancel culture” che vuole processare la storia e comminare la pena eterna del senso di colpa, la demolizione dei monumenti e la riscrittura dei classici, la ghigliottina per l'uomo bianco, l'ossessione del patriarcato, la cancellazione dei sessi, la guerra delle femministe contro la donna, l'università che s'inchina agli utili idioti di Hamas e Hezbollah, la resa di fronte al fucile di Khamenei e alla forca per gli omosessuali, la selezione dittatoriale dei talenti in nome di una diversità, equità e inclusione (il Dei) che in realtà è esclusione del sapere e del merito, l'ecologismo insostenibile che sta distruggendo la fabbrica dell'Occidente. È la sconfitta dell'ignoranza delle persone colte, del presunto intelligente che non ha idea di cosa sia la vita quotidiana, la fatica del lavoro. È la vittoria del sogno americano che si rinnova e un esempio per l'Europa e per l'Italia che ha un'occasione d'oro da cogliere. Siamo di fronte al trionfo di un altro mondo: quello di Elon Musk e SpaceX, di Polymarket e Peter Thiel, di Palantir e Joe Lonsdale. Il sogno americano continua, si rinnova, è nella biografia di un ragazzo, l'autore di un libro, Hillbilly Elegy, figlio della working class, che diventa vicepresidente degli Stati Uniti. Si chiama J.D. Vance e sarà lui un giorno a raccogliere il testimone di Trump. È la spettacolare sconfitta della sinistra. Vi è andato il caviale di traverso, compagni.
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