Mario Sechi: l'accanimento terapeutico di Joe Biden

Il romanzo della Casa Bianca oscilla tra la commedia e la tragedia, il pianto a dirotto e il riso sfrenato. Cronaca della giornata di ieri, gita al luna park. Il New York Times dice che è vicina la decisione di Joe Biden (81 anni) di abbandonare la corsa presidenziale, qualche minuto dopo arriva la smentita della Casa Bianca: è falso. No, la Cnn manda in onda la notizia che Biden ha dei dubbi (ma non lo sa). Entra in scena Nancy Pelosi (84 anni), potentissima ex speaker della Camera, che butta la nitroglicerina in casa e dunque «è legittimo» porsi delle domande sulla salute del vecchio Joe. Arriva la Croce Rossa, lo staff di Biden è sicuro, Joe può battere Donald Trump. Spunta un sondaggio croccante, le condizioni del paziente peggiorano: Trump guida la corsa con il 49% dei consensi contro il 43% di Biden. Segni di mancamento, interviene un fedelissimo del Presidente, il congressman Jim Clyburn (83 anni): «Sono pronto ad appoggiare Kamala Harris». Un ectoplasma così impopolare da essere sinonimo di sconfitta certa, lo spauracchio che mancava. Cosa succede nella villa al numero 1600 di Pennsylvania Avenue? I rumors confermano l'accanimento terapeutico: Biden è sotto un treno, vuole continuare la sua cavalcata, pensa di poter battere Trump, ma ha lo sguardo perso nel vuoto, il suo. I democratici vogliono l'eutanasia politica di Biden (che è già zombificato e non lo sa), ma non possono sacrificare Harris vicepresidente-donna-nera, il prodotto del laboratorio chimico dell'ideologia woke - senza rischiare l'esplosione del partito. Un disastro bio-politico, il capolavoro dell'apparato dem che sosteneva Biden così: «Oggi gli 80 sono i nuovi 40 anni». Manca solo il Gerovital. In America la politica è clan e famiglia, legami con l'establishment finanziario e i media. E allora vale la vecchia regola, “follow the money”, segui i soldi. Una rivolta dei donatori (il denaro è il sangue elettorale) è la via per costringere Biden a lasciare. Ma per chi? Se arriva Kamala, sono soldi buttati. Se resta Joe sono soldi bruciati. C'è una lezione? Sì, la leggiamo sotto la testata del Washington Post, il quotidiano di Jeff Bezos, fondatore di Amazon: “La democrazia muore nelle tenebre”. Finale da sottosopra: i dem accusavano The Donald di tramare nell'oscurità contro la Costituzione degli Stati Uniti d'America e nel giorno dell'Independence Day nuotano in un oceano di menzogne che ha sommerso la decadenza senile di un uomo solo senza comando. Joe Biden 

CONTINUA A LEGGERE