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Mattarella in una scuola multietnica: in Italia tanta solidarietà
20-01-2025, 13:22
Palermo, 20 gen. (askanews) - "Io sono vecchio ormai, il mio lavoro era insegnare diritto costituzionale all'univeristà ma ormai da tanto non lo faccio più e questo che svolgo adesso non è un lavoro ma un impegno per la nostra comunità nazionale, è faticoso però interessante perché consente di stare in contatto con tutti gli italiani, del Nord, del Sud, del Centro, di montagna, del mare, di ogni condizione e origine, e vedo quanto l'Italia contiene di impegni di solidarietà positivi, importanti. C'è molto di buono nel nostro Paese e questo mi conforta sempre, la fatica viene cancellata dal vedere le buone cose che ci sono". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha risposto ai bambini della scuola di Palermo "Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci" ai quali ha fatto questa mattina una visita "a sorpresa" dopo l'episodio di razzismo di cui sono stati vittime: due alunni sono stati oggetto di insulti e commenti razzisti di fronte a una libreria durante l'iniziativa scolastica "Io leggo perché". A un bambino che gli ha domandato cosa gli piaccia del suo lavoro, il capo dello Stato ha risposto: "Mi piace stare in contatto con le persone, vederle incontrarle, non solo quelle delle istituzioni, del parlamento, del governo, delle regioni, ma della società, delle scuole, per esempio i giovani universitari, le associazioni che si occupano di problemi generali. Ci sono tante iniziative spontanee per occuparsi di problemi comuni, di chi ha difficoltà, problemi di salute, indicano generosità e sono le cose più piacevoli per me". Infine, alla domanda su che sogno aveva da piccolo, Mattarella ha risposto: "I sogni cambiano nel tempo, mi sarebbe piaciuto fare il medico poi ho cambiato idea, quando si è a scuola, lo vedrete, si studia un pò tutto poi c'è un momento in cui bisogna scegliere, alla fine io ho scelto il diritto, la legge, il modo in cui è organizzato il nostro Paese".
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