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Michele Vietti, "perché ho cambiato idea". Toghe e referendum, un "Sì" pesantissimo
15-11-2025, 12:03
Continua a perde pezzi il fronte del "no" al referendum sulla giustizia della prossima primavera. A schierarsi con la riforma varata dal governo di centrodestra, che prevede scolte come la separazione delle carriere e il sorteggio del Csm, è oggi Michele Vietti, che del Consiglio superiore della magistratura, massimo organo di governo delle toghe, è stato vicepresidente dal 2010 al 2014. "Quando sono diventato vicepresidente del Csm - spiega intervistato dal Giornale - pensavo che la separazione delle carriere non fosse una necessità. I passaggi da una funzione all'altra erano merce rara, mi sembrava che quel sistema potesse anche andare avanti così" ma oggi "ritengo che questa riforma si debba fare. O meglio, giunti a questo punto, le nuove norme devono essere difese". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44988941]] "Non sono un penalista - premette l'ex dell'Udc -, però le parole dell'articolo 111 mi sembrano chiare. Già oggi c'è una sproporzione evidente fra pm e avvocati in sede processuale, ma questo divario si amplia nello spazio delle indagini.Il pm dispone della polizia giudiziaria, intercetta, raccoglie le prove, ha un arsenale di armi. Se poi è pure collegato al giudice, allora davvero il difensore viene a trovarsi in una posizione di manifesta inferiorità". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44980172]] Qualche dubbio Viettilo esprime sul meccanismo del sorteggio. "È un altro elemento che mi lascia perplesso. Io sono stato al Csm due volte: nel 1998 come consigliere e nel 2010 come vicepresidente e non credo che tutti i magistrati abbiano le qualità e l'interesse per svolgere un compito così specifico". Lamisura, spiega, non assicurerebbe la fine del 'correntismo'. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44981704]] "All'Anm sono iscritti più o meno il 90% dei magistrati italiani. Con il sorteggio arriveranno a Roma senza il voto della loro corrente, ma l'appartenenza non si cancella e fatalmente salterà fuori. Immagino che ciascuno cercherà quelli a lui culturalmente più vicini e certi nodi si scioglieranno solo apparentemente. La riforma nel complesso resta però un passaggio epocale - conclude Vietti -. Così importante che lo affronteremo venerdì e sabato prossimi a Stresa in un convegno promosso dalla Fondazione Iniziativa Europa". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44990524]]
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