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**Milano: sparatoria Cernusco, sequestrati pistola e coltello, acquisite telecamere**
04-09-2024, 18:41
Milano, 4 set. (Adnkronos) - Sono stati sequestrati la pistola e il coltello a serramanico usati nell'omicidio di Cernusco sul Naviglio (Milano) in cui ha perso la vita Antonio Bellocco, 36 anni, erede del casato mafioso di Rosarno e con alle spalle una condanna per mafia, per il cui delitto è fortemente sospettato il capo ultrà dell'Inter Andrea Beretta. Il provvedimento di fermo o arresto non è stato ancora formalmente notificato, ma è solo questione di ore. In questo momento Beretta, sottoposto alla sorveglianza speciale con il divieto di soggiorno a Milano, viene interrogato dai pm Paolo Storari e Sara Ombra all'ospedale San Raffaele, dove è stato operato per la ferita superficiale alla gamba. Da una prima ricostruzione Bellocco, che da circa un anno era riuscito a mettere un piede nella gestione del secondo anello verde a San Siro, non senza malumori da parte del presunto aggressore, ha raggiunto Beretta nella palestra di via Besozzi. I due sono usciti insieme e saliti nell'auto del 36enne dove ci sarebbe stata una discussione sfociata nel delitto: a impugnare la pistola sarebbe stato Bellocco che, però, avrebbe avuto la peggio contro la lama dell'avversario. Due i colpi mortali alla gola. Nessun testimone oculare avrebbe assistito alla lite, mentre le telecamere presenti in strada, le immagini sono state acquisite, non restituirebbero frame nitidi di quanto accaduto nell'abitacolo. Sul corpo della vittima, sottoposto a misura di sicurezza, sarà disposta l'autospia. L'omicidio desta "una buona dose di preoccupazione per il contesto ambientale e familiare in cui matura" e si temono vendette, ma si guarda anche agli spalti per capire se gli equilibri della curva Nord sono cambiati. Vittima e presunto assassino sarebbero legati ad affari su cui la procura di Milano indaga da tempo, ben prima dell'omicidio di Vittorio Boiocchi, lo storico capo ultras nerazzurro ucciso il 29 ottobre 2022 sotto casa a Milano. Biglietti delle partite e parcheggi intorno allo stadio sono un business su cui si temono interessi non sempre leciti e l'intenzione di qualcuno di allargarsi a danni di altri potrebbe aver portato all'odierna resa dei conti.
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