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"Orrore inimmaginabile": l'israeliana schiacciata dalla folla prima della liberazione, lo scempio di Hamas | Guarda
30-01-2025, 15:48
A Khan Younis, nel sud di Gaza, si è scatenato il caos. Qui la Jihad Islamica ha organizzato la consegna degli ostaggi in suo possesso, nei pressi delle macerie della casa del leader di Hamas, Yahya Sinwar, ucciso dall'Idf lo scorso ottobre. Per l'occasione una folla si è radunata sul posto, urlando e spingendo pur di assistere alla liberazione, tanto che l'auto che portava gli ostaggi faceva fatica ad avanzare. Le immagini rilanciate dalla televisione al Jazeera mostrano addirittura la 29enne Arbel Yehud mentre terrorizzata cammina circondata da uomini armati che la scortano e faticano a farsi largo nella calca per consegnarla alla Croce Rossa. Stessa situazione per l'80enne Gadi Moses e gli altri rapiti. "Scene scioccanti", le ha definite il premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha chiesto "ai mediatori di garantire che scene così orribili non si ripetano più e di garantire la sicurezza dei nostri ostaggi". La stessa richiesta è arrivata dal Forum dei familiari degli ostaggi che ha condannato la "crudeltà e il disprezzo per la dignità" umana" mostrato. "In questi momenti critici, ogni sforzo deve essere fatto per garantire la loro protezione e l'immediata riunificazione con i loro cari". Per protesta Netanyahu, insieme al ministro della Difesa Israel Katz, ha deciso di rinviare la prevista scarcerazione di 110 detenuti palestinesi "fino a quando non sarà garantito il rilascio sicuro dei nostri ostaggi nei prossimi round". Immediata la risposta di Hamas che ha chiesto l'intervento dei mediatori per far riprendere il processo. In base all'accordo, in cambio dei tre ostaggi israeliani, era prevista la liberazione di 110 prigionieri di sicurezza palestinesi, tra cui 32 che stanno scontando l'ergastolo e 48 che hanno lunghe condanne. Tra questi figurano Zakaria Zubeidi, un leader delle Brigate Al-Aqsa di Fatah a Jenin, coinvolto in diversi attacchi mortali, e Mohammad Abu Warda, esponente di Hamas coinvolto in una serie di attentati nel 1996 che causarono la morte di 45 israeliani. These screams. This hatred. And, jostled, almost lynched, a terrified young woman who spent 16 months in a tunnel, who sees the light of day again and who does not understand. Atrocious. Unforgivable. Hommage to Arbel Yehud. pic.twitter.com/iA3905kOhg — Bernard-Henri Lévy (@BHL) January 30, 2025
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