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Parlamento: sicurezza, premierato e separazione carriere temi caldi della ripresa autunnale
22-08-2024, 17:42
Roma, 22 ago. (Adnkronos) - Sicurezza, premierato e separazione carriere. Sono questi i temi che sul piano politico rischiano di trasferire nelle Aule parlamentari il clima rovente che ha caratterizzato l'estate dal punto di vista atmosferico. E ai provvedimenti già in calendario si potrebbero aggiungere questioni che stanno animando le polemiche di fine estate: il tema del sovraffollamento carcerario; la riforma della legge sulla cittadinanza, con l'eventuale introduzione dello ius scholae; il botta e risposta tra Fratelli d'Italia e Italia viva sul ruolo che avrebbe avuto nelle nomine pubbliche Arianna Meloni, sorella della premier e capo della segreteria politica di Fdi. Si comincia già martedì 10 settembre, quando alla Camera approderà il disegno di legge sicurezza, licenziato dalla commissione Affari costituzionali e sul quale l'Assemblea dovrà pronunciarsi per quanto riguarda le questioni pregiudiziali. In commissione Affari costituzionali proseguirà l'esame, che ha visto già lo svolgimento di audizioni, del premierato, approvato dal Senato, e sul disegno di legge, in prima lettura a Montecitorio, che prevede la separazione delle carriere tra giudici e pm; l'istituzione di due Csm, con la scelta dei togati non più per elezione ma per sorteggio; e il trasferimento della materia disciplinare dal Consiglio superiore della magistratura ad un'Alta corte. Non sono calendarizzate invece le varie proposte di legge in materia di riforma della cittadinanza depositate al Senato e alla Camera che prevedono l'introduzone sia dello ius soli che dello ius scholae. Da verificare, se dopo il dibattito che si è acceso all'indomani delle Olimpiadi, forze politiche, in particolare dell'opposizione, chiederanno di iniziare l'esame dei testi presentati. Attesa poi per i provvedimenti annunciati dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per far fronte all'emergenza carceri, dopo l'approvazione, prima della pausa estiva, di un decreto legge che da più parti viene però considerato insufficiente. Ai provvedimenti che saranno o potrebbero essere all'esame del Parlamento, si aggiungono poi questioni che interesseranno comunque l'attività delle Camere. A partire dalla nomina del giudice costituzionale chiamato a sostituire Silvana Sciarra, cessata dal mandato nel novembre del 2023. Dopo cinque votazioni concluse con un nulla di fatto, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha annunciato che da settembre si procederà con convocazioni settimanali del Parlamento in seduta comune. Questo anche alla luce dell'"invito" rivolto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "con garbo ma con determinazione, a eleggere subito questo giudice", per sanare quello che ha definito "un vulnus alla Costituzione", ricordando che "ogni nomina di giudice della Corte costituzionale –anche quando se ne devono scegliere diversi contemporaneamente– non fa parte di un gruppo di persone da eleggere, ma consiste, doverosamente, in una scelta rigorosamente individuale, di una singola persona meritevole per cultura giuridica, esperienza, stima e prestigio di assumere quell'ufficio così rilevante". Rimane infatti sullo sfondo l'intenzione della maggioranza di aspettare la fine dell'anno, quando altri tre giudici costituzionali (Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti) termineranno il loro mandato. A quel punto potrebbe essere più agevole trovare un accordo con l'opposizione per individuare un pacchetto di candidati in grado di raggiungere i quorum necessari per l'elezione. Da capire poi l'evoluzione del caso che ha coinvolto Rosanna Natoli, componente laica del Csm indicata da Fratelli d'Italia, perchè se dovessero arrivare le sue dimissioni, sollecitate nelle scorse settimane, il nome del suo eventuale sostituto potrebbe rientrare nelle trattative per i giudici della Consulta. Attesa inoltre per il seguito che avrà lo scontro di questi giorni tra Fratelli d'Italia e Italia viva sulla questione delle nomine pubbliche, vista la richiesta del partito di Matteo Renzi di avere chiarimenti in Parlamento dal Governo sul ruolo che avrebbe avuto Arianna Meloni. Infine, tornando ai lavori parlamentari, da segnalare il primo decreto legge sul quale saranno chiamati a pronunciarsi senatori e deputati, quello che introduce misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico, approvato dal Consiglio dei ministri prima della pausa estiva ed incardinato al Senato.
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