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Quarto Grado, rissa in tv Taccia-Gallo: "Occupati di lui", "Conigli"
Oggi 15-11-25, 13:56
Nella puntata di "Quarto Grado" del 14 novembre 2025, condotta da Gianluigi Nuzzi su Rete 4, il delitto di Garlasco – l'omicidio di Chiara Poggi nel 2007 – torna sotto i riflettori con un acceso confronto tra avvocati. Al centro del dibattito, lo scontrino del parcheggio di Vigevano presentato da Andrea Sempio come alibi per l'omicidio, ora indagato in concorso con Alberto Stasi. La discussione infiamma lo studio tra Fabrizio Gallo, legale di Massimo Lovati (ex avvocato di Sempio, coinvolto in un'inchiesta per corruzione), e Angela Taccia, difesa attuale dell'indagato. Su invito di Nuzzi, Gallo parla dello lo scontrino: "Lo scontrino è una prova farlocca perché non ci sono i riscontri oggettivi alla titolarità di Sempio". Taccia interviene seccata: "Ma a che titolo parli di questo scontrino? Almeno capisco meglio". Gallo replica: "Io difendo Lovati e la sua linea difensiva sullo scontrino era quella che dico io. In questo gli do ragione. Da difensore dico che se io presento lo scontrino per un alibi, mi colloco in quel posto. Può darsi che sia vero, ma se non dovesse essere vero, sarebbe un boomerang. Dico a livello processuale, non lo dico contro Sempio". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44988351]] La tensione sale: Taccia perde la pazienza, "Gallo, tu di questa cosa non devi parlare! Non c’entri!", e Gallo ribatte: "Ma ne parla Lovati, io sono il suo difensore!". Lei tuona: "Appunto, sei il suo difensore, occupati di Lovati! Per favore". Umberto Brindani, direttore di "Gente", ricorda che anche il generale Garofano aveva zittito Gallo la settimana prima. L'avvocato insiste: "Essendo il difensore del difensore, per questioni di collegamento, io posso parlarne, a mio avviso". Taccia: "Ma quando mai! Ma perché?". Nuzzi chiude con una risata e un "punto e a capo".La puntata tocca anche l'intervista all'ex difensore di Sempio, che esprime dubbi su Stasi e rilancia i misteriosi "conigli dalle orecchie lunghe" – metafora per figure elusive nel caso. Sempio, in un'intervista recente, difende l'alibi: nega coinvolgimento di Lovati e bolla come "false" le accuse su un testimone che smentirebbe lo scontrino. Il dibattito evidenzia le fratture tra difese, mentre la Procura di Pavia indaga su DNA, impronte e corruzione, con Lovati audito a Brescia per pagamenti in nero. Garlasco resta un enigma irrisolto, tra alibi traballanti e strategie legali che si scontrano. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44995199]]
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