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Politica
Regionali, affluenza in picchiata: cosa filtra dai seggi
Oggi 24-11-25, 07:17
Seggi riaperti nelle ultime tre Regioni italiane chiamate al voto nella lunga tornata di elezioni Regionali a singhiozzo 2025. Circa tredici milioni di elettori sono chiamati a decidere entro le 15 i nomi dei nuovi Governatori di Veneto (4 milioni di elettori), Campania (5 milioni di elettori) e Puglia (poco meno di 4 milioni di elettori) chiamati a loro volta a succedere dopo quindici anni di "regno" a Luca Zaia (Lega) in Veneto e dopo dieci in Campania e in Puglia rispettivamente, a Vincenzo De Luca e Michele Emiliano (entrambi Pd). E a rinnovare insieme ai Presidenti i relativi tre Consigli Regionali.Con la particolarità che il nome di Zaia gli elettori del Veneto sulla scheda possono indicarlo ancora perchéè candidato capolista della Lega in ogni Provincia della Regione per tre lustri da lui governata. La chiamata alle urne per le tre "successioni" però, nella prima giornata di elezioni ha avuto scarsa risposta: nei 14.586 seggi aperti complessivamente nelle tre Regioni si sono presentati solo il 31,9% degli aventi diritto. Alle 23 della domenica nelle stesse Regioni e seggi di cinque anni fa invece l'affluenza era stata del 41,5%: un tracollo di partecipazione che sfiora di qualche decimale il 10%. In dettaglio, dalle 7 alle 23 di ieri in Veneto si sono presentati ai seggi solo il 33,8% degli aventi diritto contro il 43,1% del primo giorno delle precedenti elezioni. In Campania solo il 32% contro il precedente 38,9%. In Puglia solo il 29,4%, a fronte di 39,8% alle urne nel 2020 già la domenica. In Veneto la Provincia dove si è votato di più ieri è stata Padova con il 37,6%, quella dove si è votata di meno Belluno con il 25,9%. In mezzo, in ordine decrescente: Vicenza con il 34,4%, Verona con il 33,7%, Treviso con il 33,3%, Venezia con il 33,2%, Rovigo con il 30,6%. In Campania, invece, gli elettori più presenti ai seggi sono stati quelli della Provincia di Caserta: 34%. I più assenti, al contrario, quelli della Provincia di Benevento:28,9%. In Provincia di Napoli ha votato ieri il 32,2%, in quella di In Salerno il 31,8%, in quella di Avellino il 29,9%. In Puglia, infine, Lecce è stata la Provincia dove si è votato di più: 32,1%, Foggia quella dove si è votato di meno: 26,1%. Fra di loro si collocano le affluenze registrate ieri a Bari (30,9%), a Brindisi (29,5%), Barletta-Andria-Trani (28,8%), Taranto (27,9%). La prossima rilevazione dell'affluenza sarà quella del dato definitivo: verrà calcolata e diffusa dal Viminale oggi subito dopo la chiusura definitiva dei seggi, prevista in tutte e tre le Regioni al voto alle 15. Quando, senza soluzione di continuità, avrà inizio lo scrutinio. Che certificherà a sera il nome dei tre nuovi Governatori Regionali italiani. Veneto Campania e Puglia sono le ultime tre Regioni al voto nel 2025 fra le sette in tutto alle urne fra settembre e novembre di quest'anno. Val D'Aosta a parte, dove gli elettori eleggono solo il Consiglio Regionale che è l'organo che nomina poi il nuovo Presidente, nelle altre tre Regioni che hanno votato (in ordine cronologico di elezioni: Marche, Calabria e Toscana) a essere rieletti sono sempre stati i Governatori uscenti ricandidati (Acquaroli, Occhiuto, Giani). Stasera invece Veneto, Campania e Puglia cambieranno sicuramente Governatore perché la legge che vieta il terzo mandato ha impedito a Zaia, De Luca ed Emiliano essere di nuovo in campo. La legge elettorale in vigore in tutte e tre le Regioni con sistema aelezione diretta a urno unico, riduce ai due candidati delle maggiori coalizioni di centrodestra e centrosinistra la sfida effettiva per la Presidenza. In Veneto il centrodestra ha scelto l'ex vicesegretario leghista Alberto Stefani per la successione di Zaia. Lo sfida per il centrosinistra il Pd Giovanni Manildo. In Campania invece è all'ex presidente della Camera Cinque Stelle Roberto Fico che il centrosinistra accogliendo in alleanza M5s finora all'opposizione delle Giunte De Luca ha affidato il testimone per conservare il Governo della Regione. Lo sfida il viceministro Fdi agli Esteri Edmondo Cirielli. Del pari in Puglia un ritrovato campo largo da Renzi ai Cinque Stelle affida all'europarlametare Pd ex sindaco di Bari Antonio Decaro invece il compito di proseguire il ventennio di governo, per metà nelle mani di Niki Vendola e per metà in quelle di Michele Emiliano. Contro di lui il centrodestra ha provato a schierare un "tecnico di area", l'ex presidente della Fiera del Levante Luigi Lobuono.
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