"Sceriffo di Washington". Giannini perde la testa su Trump | Video

Nuova puntata, stessa storia. Da Fabio Fazio va per l'ennesima volta in scena il piagnisteo commovente di Massimo Giannini. L'editorialista di Repubblica, a dire il vero, non ne sta imbroccando una. Basti pensare alla gaffe colossale commessa dopo il brutto gesto di Romano Prodi. In quell'occasione, senza neanche aver bisogno di visionare le immagini complete, il giornalista aveva già assolto l'ex presidente del Consiglio da tutte le colpe. Salvo poi essere sbugiardato da Giovanni Floris a DiMartedì, quando era impossibile negare l'evidenza.  Il suo bersaglio di questa sera è Donald Trump. Il presidente americano sta portando avanti delle trattative molto complicate con Vladimir Putin per cercare di restituire la pace all'Ucraina. Oggi, però, si è detto "molto arrabbiato" perché vorrebbe che lo zar rispettasse gli accordi presi dopo l'ultima telefonata tra i due. "Ormai Fabio la trumpeide ci ha abituati a qualunque tipo di paradosso. Ogni giorno ne spara una diversa. Questo aspetto ci fa riflettere su un punto. Cioè se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere perché sentire tutto quello che dice e contraddice lo sceriffo di Washington è quasi teatrale.     E ancora: "Il problema è che stiamo parlando dei destini dell'umanità. E tutto quello che dice, a prescindere da quello che faccia o meno, poi produce degli esiti. Oggi prendere le difese di Zelensky dopo averlo trattato come un comico fallito, un mentecatto che va in giro col cappelluccio in mano a chiedere l'elemosina all'Occidente, suona davvero come il danno dopo la beffa. O viceversa. Ma è la stessa cosa. Così come fare oggi l'arrabbiato con Putin suona finto in modo clamoroso. Perché quello che si sta profilando in realtà è una pax trump-putiniana, dove si mettono d'accordo i due imperi sulla pelle del popolo ucraino. Questo è il vero nodo".   "Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere"@MassimGiannini a #CTCF pic.twitter.com/mb1ajfoYWM — Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 30, 2025    

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