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Schumacher, l'ignobile ricatto dell'uomo di cui "si fidavano tutti": voleva 15 milioni di euro, finisce malissimo
01-12-2024, 12:38
Una brutta storia, resa ancor più dolorosa dal fatto che di Markus Fritsche si fidavano tutti. Si tratta dell'ex addetto alla sicurezza nello stabilimento Mercedes-Benz di Düsseldorf, il quale nel marzo 2012 ricevette l'incarico dalla famiglia di Michael Schumacher, per il quale - un anno e mezzo prima del dramma di Meribel - si occupò, ovviamente, di sicurezza. Una sorta di bodyguard e tuttofare. Fritsche, dopo l'incidente sugli sci che ha ridotto l'ex ferrarista al coma, entrò in un contesto privato e delicato. Per otto anni, il 53enne ha avuto accesso privilegiato alle procedure mediche di Schumacher, che dal giorno dell'incidente vive protetto dalla moglie Corinna e da una privacy assoluta. Tuttavia, la fiducia riposta in Fritsche si è trasformata in un incubo per la famiglia, portandolo ora a rischiare almeno quattro anni di carcere per tentata estorsione. Secondo quanto emerso, infatti, Fritsche avrebbe ordito un piano per ricattare i Schumacher, cercando di ottenere la bellezza di 15 milioni di euro in cambio della non divulgazione di immagini e video estremamente personali dell'ex pilota. Il materiale, che includeva circa 1.500 foto, 200 video e dettagliate note mediche, sarebbe stato trafugato dalla villa della famiglia dopo che Fritsche aveva appreso del suo imminente licenziamento. Per portare avanti il piano, Fritsche avrebbe coinvolto un amico di lunga data, Yilmaz Tozturkan, e il figlio di quest'ultimo, esperto informatico. I due complici avrebbero archiviato il materiale sensibile in quattro chiavette Usb e due dischi rigidi. Il 3 giugno scorso, Tozturkan contattò la famiglia Schumacher usando un numero anonimo, rivelando di possedere le immagini. Nel frattempo, il figlio inviò quattro fotografie alla residenza dei Schumacher, accompagnate dalla richiesta di 15 milioni di euro, da pagare in due rate. La minaccia era chiara: se non avessero ricevuto il denaro entro un mese, il materiale sarebbe stato pubblicato sul dark web. Un ricatto orribile, miserabile. La risposta delle autorità, a cui la famiglia Schumacher si rivolse immediatamente, fu repentina. Dopo una settimana di indagini e sorveglianza, Tozturkan e suo figlio vennero arrestati dalla polizia tedesca, mandando in fumo il piano. Fritsche, residente a Wülfrath, attualmente è in libertà su cauzione, mentre Tozturkan resta in custodia cautelare. Il prossimo mese, il giudice Birgit Neubert valuterà se ci sono prove sufficienti per procedere al processo. Quattro udienze sono già in calendario, l'ultima prevista per febbraio. I pubblici ministeri chiedono almeno quattro anni di reclusione, ma le pene potrebbero essere anche più severe, considerando la gravità del caso. La vicenda, però, rappresenta un duro colpo per la famiglia Schumacher, che continua a lottare per mantenere la riservatezza attorno alla vita dell'ex campione. Il timore è che quelle foto e quei video stiano in qualche modo già circolando.
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