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"Siamo fieri": Meloni apre il Cdm con due numeri che fanno impazzire la sinistra, cosa ha detto ai ministri
14-01-2025, 15:07
"Dobbiamo essere fieri" della diminuzione dello spread e dei tassi sul debito. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Parole forti che in un discorso articolato hanno sottolineato il cambio di passo dell'esecutivo proprio sui conti pubblici. "Questo - ha affermato Meloni - è il secondo Consiglio dei ministri del 2025 e vorrei condividere con voi, prima di entrare nel merito dei provvedimenti all'esame della riunione di oggi, due buone notizie sull'efficacia dell'azione di governo, riprese oggi dagli organi di stampa. La prima riguarda i conti pubblici, e mi riferisco ai minori interessi che dovremo sostenere sui nostri Titoli di Stato". E ancora: "L'Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato, infatti, che risparmieremo 10,4 miliardi di euro nel biennio 2025/26 rispetto a quanto avevamo previsto nel Def dell'aprile 2024 (diventano 21 considerando anche il 2027). I dati migliorano anche rispetto al settembre scorso, con l'UpB che ha stimato per i prossimi anni un livello di spread inferiore in media di 30 punti l'anno rispetto a quanto previsto dal Governo nel Piano strutturale di bilancio 2025, con un risparmio sugli interessi di 17,1 miliardi complessivi nel periodo 2025-29 (sono 4,3 mld nel biennio 2025/26). È un risultato frutto della credibilità e dell'affidabilità del Governo, ribadita anche con la legge di bilancio che abbiamo varato da poco". Poi, sempre Meloni, ha aggiunto: "Questa affidabilità si traduce in una diminuzione dello spread e dei tassi sul debito, e accresce sempre più l'appeal dei titoli di Stato italiani che, ad ogni nuova emissione, stabiliscono un nuovo record di richieste. Dobbiamo essere fieri di questo, perché i miliardi risparmiati sono miliardi in più da spendere nella sanità, nella scuola, nel sostegno dei redditi più bassi, nel taglio delle tasse, negli investimenti nelle infrastrutture. Si tratta di un cambio di passo radicale rispetto alle scelte irresponsabili del passato". Altra rosicata per la sinistra.
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