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Spionato pure Alex Britti: dalle carte spunta un nome insospettabile, cosa c'è dietro
28-10-2024, 09:39
"Con i report che abbiamo noi in mano possiamo sput***nare tutta l'Italia". Le parole di Calamucci, uno degli arrestati, in un'intercettazione tra gli atti dell'indagine della Dda di Milano su una presunta associazione per delinquere finalizzata a rubare dati sensibili e rivenderli ad aziende o semplici cittadini, riassumono alla perfezione il quadro del nuovo scandalo dossieraggio: un'orgia di spioni in grado di arrivare ovunque e a chiunque. Da Sergio Mattarella a Ignazio La Russa, fino addirittura ad Alex Britti, il cantante e musicista romano. Al centro dell'inchiesta c'è la società Equalize che lega a doppio filo il presidente di Fiera Milano Enrico Pazzali (indagato) e l'ex super-poliziotto Carmine Gallo (domiciliari) capace di 'bucare' la sicurezza dello Stato. Si tratta di dati riservati, non accessibili: "Cioè ce li abbiamo noi e la procura... quindi abbiamo l'oro in mano... abbiamo le palle del toro...", dice Calamucci. "Inquietante, per i possibili scenari che la stessa apre, la conversazione del 13 dicembre del 2022 intercorsa tra Gallo e Calamucci, nel corso della quale - si legge negli atti dell'inchiesta - lasciano intendere di aver intercettato un indirizzo email assegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella o comunque di essersi riusciti a utilizzare abusivamente o a clonare l'account". Nelle circa 2mila pagine dell'inchiesta i nomi dei politici scorrono veloci: si vantano di avere le immagini dell'ex premier Silvio Berlusconi in compagnia di Ruby, delle retate a Provenzano e Riina, delle foto "di Amara e Mazzagatti con quarantamila euro sul tavolo". E' lo spionaggio industriale il centro dei presunti profitti illeciti del gruppo che non disdegna il settore delle intercettazioni e che ha legami con la rete 'Anonymous'. Tra le carte spunta anche un'intercettazione in cui Gallo e Calamucci, entrambi ai domiciliari, parlano del caso Eni, "che li vede coinvolti per i dossier su Amara e Mazzagatti da loro forniti alla società petrolifera". In una conversazione del 23 dicembre del 2022 nella sala riunioni in via Pattari tra Pazzali, Calamucci e Gallo quest'ultimo racconta "delle difficoltà legate all'eventuale esito di un loro report negativo per Eni: "Noi un report gliel'abbiamo fatto e glielo daremo, ovviamente rosso...hanno problemi con la Prefettura di Siracusa". Equalize, specie per il proprietario della srl "serve anche per raccogliere notizie sul conto dei 'competitors' politico-economici dello stesso Pazzali o di soggetti politicamente legati a quest'ultimo, come ad esempio Attilio Fontana, attuale presidente della Regione Lombardia" scrive il pm della Dda Francesco De Tommasi. Pazzali avrebbe mostrano interesse per un report sul presidente del Senato La Russa e il senatore di Italia Viva Matteo Renzi. Il ministro della Difesa Guido Crosetto era stato il primo a lanciare l'allarme dossieraggio, in tempi non sospetti: "Si è aperto un vaso di Pandora. Prima l'inchiesta di Cantone, nata dalla mia denuncia, poi il caso di Bari sull'accesso ai conti bancari di persone note ed oggi questo enorme scandalo milanese di hackeraggio e dossieraggio. All'inizio, ma ancora in questi giorni, in molti ironizzavano e cercavano di sminuire gli 'allarmi di Crosetto' o i 'complotti evocati da Crosetto'. Ora in tanti stanno capendo e ammettono, i più tacciono e quelli che continuano a sminuire lo fanno evidentemente in autotutela. Non ho parlato più di questo tema ma oggi una cosa voglio dirla: l'abuso non è finito, come si dimostra con l'inchiesta milanese di oggi, ma continua imperterrito", scrive il ministro su X, secondo cui bisogna capire se c'è un "filo rosso" che unisce i vari casi di spionaggio. In questo Far West di dati rubati, come detto, nelle carte milanesi è spuntato anche il nome di un "insospettabile", Alex Britti. A spiegarne il motivo è stato l'avvocato di Fulvio Pravadelli, ex suocero del musicista romano. L'incarico conferito da Pravadelli a Equalize, nel procedimento giudiziario in corso tra sua figlia e l'ex compagno Alex Britti, è un mandato, "conferito esclusivamente a tutela della figlia, non è mai stato quello di acquisire informazioni pregiudizievoli sul medesimo, né tanto meno di spiarne la vita", si legge nella nota dell'avvocato Jacopo Pensa. "Si è dunque trattato di un rapporto personale, passato attraverso lo studio legale di riferimento e da condurre con la massima trasparenza, regolarmente documentato e retribuito da Fulvio Pravadelli. C'è da aggiungere che, alla fine, i dati acquisiti non sono stati neppure mai utilizzati, né sul piano legale, né tantomeno in altri ambiti. Fulvio Pravadelli è dunque del tutto estraneo alle vicende di natura illecita di cui i media riferiscono in questi giorni" conclude la nota del legale.
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