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"Stiamo salpando". Dopo il caso-Open Arms, Geo Barents: asse tra toghe e Ong
17-09-2024, 10:08
Le Geo Barents si è liberata dalle ganasce grazie ai giudici e già torna in mare. La nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (Msf) è partita dal porto di Augusta, nel Siracusano. Sta facendo rotta verso il Mediterraneo centrale per "soccorrere chi non ha altra scelta che rischiare la vita in mare per fuggire dalla Libia". E in pieno processo Open Arms con la richiesta da parte dei pm di sei anni di carcere per il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, la partenza della Geo Barents grazie anche all'assist delle toghe ha anche il sapore di una sfida politica contro il governo. Come è noto il fermo amministrativo di Geo Barents, dal 27 agosto in banchina a Salerno perché sottoposta a fermo amministrativo per aver violato il decreto Piantedosi, è stato sospeso dal tribunale civile di Salerno. La stessa Medici Senza Frontiere aveva in precedenza presentato un ricorso al tribunale civile di Salerno con l'intento di ottenere la sospensione del fermo amministrativo. Il provvedimento dallo scorso 26 agosto avrebbe dovuto tenere bloccata per due mesi la nave Geo Barents nel porto di Salerno. Lì, infatti, l'imbarcazione aveva attraccato per lo sbarco di 191 migranti tratti in salvo in acque s.a.r. libiche. Adesso la nuova partenza per un'altra missione che di fatto accenderà ancora di più lo scontro tra la maggioranza di centrodestra e il mondo dell ong.
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