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"Tutta l'Italia" di Gabry Ponte l'ideale per Eurovision
Oggi 22-02-25, 01:13
L'idea ha qualcosa di agonistico, sportivo, quasi epico. Da quando l'Estonia ha annunciato che all'Eurovision Song Contest parteciperà con un brano, Espresso Macchiato, in cui il rapper Tommy Cash canta in un italiano e in inghese maccheronico un rap in cui prende in giro il nostro Paese, i social si sono scatenati tra l'indignato e il rabbioso, anche se farsi una semplice risata sarebbe stato più salutare. «Questo va arginato», si legge un po' ovunque. Ed ecco l'idea suggestiva: visto che il vincitore di Sanremo, Olly, tentenna, perché non mandare all'Eurovision quello che è a tutti gli effetti il nuovo inno nazionale, ossia Tutta l'Italia di Gabry Ponte, tormentone martellante di Sanremo e del post Sanremo. Olly, in quanto vincitore del Festival della canzone italiana, è colui cui spetta di diritto partecipare alla kermesse europea che si terrà in Svizzera, a Basilea, ma il giovane è indeciso: a maggio ha l'agenda fitta di concerti che i suoi fan attendono con ansia, lui non li vuole deludere. Si attende una risposta il 23 febbraio: entro quella data dovrà dire sì o no. E intanto, dopo poche ore dall'annuncio, è subito sold out La grande festa, la data evento prevista il 4 settembre 2025 all'Ippodromo Snai di San Siro. Scatta quindi l'idea di un piano B: utilizzare Tutta l'Italia, che è una esaltazione del nostro Paese, come “contromossa” all'esibizionene strafottente dell'estone Cash, che porta un brano che gioca con gli stereotipi italiani, come il caffè, gli spaghetti, addirittura riferimenti alla mafia che hanno già sollevato non poche polemiche, addirittura dal Codacons e da esponenti politici della Lega. Quale risposta migliore? Tutta l'Italia. Sui social network, in particolare su X, i messaggi si moltiplicano: «Comunque belli Olly, Lucio Corsi, Giorgia: ma sappiamo tutti che se vogliamo vincere l'Eurovision tocca mandare Gabry Ponte», scrive un utente. Altri propongono petizioni online per sostenere questa candidatura alternativa da proporre contro l'odiato Espresso Macchiato estone. Il cui testo è realmente agghiacchiante: «Ciao bella, I'm Tomaso, addicted to tobacco/ Mi like mi coffè very importante/ No time to talk, scusi, my days are very busy/ And I just own this little ristorante». E poi: «No stresso, no stresso, no need to be depresso/ Mi amore, mi amore/ Espresso macchiato, macchiato, macchiato». Il regolamento di Sanremo 2025 è molto chiaro in merito. Come specificato nel documento pubblicato dalla Rai lo scorso 24 agosto, in caso di rinuncia del vincitore, la scelta del rappresentante deve seguire rigorosamente l'ordine della classifica finale. Questo significa che, se Olly dovesse declinare l'invito, il testimone passerebbe automaticamente al secondo classificato, Lucio Corsi. Se Corsi, rivelazione del festival con Volevo essere un duro, dovesse dire di no, la palla passerebbe a Brunori Sas. E così via. Fino al 2015 l'Italia seguiva un percorso diverso: la Rai sceglieva liberamente il proprio rappresentante, indipendentemente dalla classifica sanremese. Da allora, l'unica eccezione si è verificata nel 2016, quando Francesca Michielin sostituì gli Stadio dopo la loro rinuncia. Secondo questo regolamento, il sogno Tutta l'Italia non si potrà realizzare A meno di un colpo di scena (e di mano) dell'ultimo momento, trainato dall'orgoglio nazionale.
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