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"Uno a destra e uno a sinistra": le supercazzole (imperdibili) di Spalletti, cosa ha detto davvero
02-07-2024, 00:29
Luciano Spalletti ama parlare. Anzi, per l'esattezza, ama straparlare. E così ora che sappiamo come è andata a finire, ora che il disastro con la Svizzera è compiuto, abbiamo messo in fila tutte le supercazzole che sono uscite dalla bocca del nostro Ct da Certaldo nelle 24 ore che hanno preceduto l'eliminazione più cocente di sempre da un torneo internazionale come l'Europeo. Si va dal "giocare con un destro a destra e con un mancino a sinistra" fino al discorso di Buffon sul pullman che, sempre secondo il nostro commissario tecnico, avrebbe gasato l'undici azzurro. Ecco dunque qui di seguito i capolavori assoluti della retorica nonsense dello Spalletti nazionale. Destro a destra, sinistra a sinistra "Al posto di Calafiori gioca Mancini, ha l'esperienza corretta. Meglio giocare con un destro a destra e con un mancino a sinistra". Super-bomber Scamacca "Dubbio Scamacca-Retegui? Gianluca i gol li può fare, ha un tiro che ho fatto fatica a vedere in altri che ho allenato. Scamacca è bello chiaro come calciatore. Può fare gol in qualsiasi momento, ha quella qualità e quell'estro, quei guizzi che ti sbranano in quel momento". Squadra sciolta dopo il girone superato "Noi sappiamo, per quello che abbiamo visto e per quella che è la conoscenza diretta, ha qualità e forza, giocatori importanti a livello internazionale come Xhaka. Ma sono tutte cose che fanno parte del livello che noi possiamo esibire, gestire con la nostra qualità Per rendere orgogliosi gli italiani sicuramente dobbiamo fare qualcosa di meglio. Mi aspetto una squadra più sciolta dopo il girone superato". Il discorso di Buffon sulla finale dei Mondiali 2006 "In pullman con noi avevamo Buffon che ci ha parlato del 2006. Ci ha fatto rivivere quell'emozione. Sappiamo che abbiamo anche questo confronto da onorare. Una responsabilità maggiore, come lo è sapere che abbiamo tifosi in tutto il mondo, anche in Brasile. Percepiamo l'affetto dei nostri tifosi anche se non sono presenti". Sicuri di andare dietro la linea "Sicuramente possiamo andargli dietro la linea. Hanno anche aggressioni veloci: se non sei pronto diventa difficile ragionare". Lo "sciangai" umano e le cose belle "Vederli così in quello sciangai umano dopo aver fatto gol è qualcosa che ti rimane addosso. Sono convinto di rivedere cose belle". Toh, passa chi vince "Anche perché noi nel turno successivo ci si va se si riesce a vincere questa partita perché se no non ci si va". Ah, vince chi non è accreditata "Lo dicono i risultati: ci sono state squadre che hanno passato il turno molto bene, anche se non erano accreditate, e questo la dice lunga sulla difficoltà di giocare qualsiasi difficoltà". Pronti e bene allenati "Con la Svizzera sarà una gara da dentro-fuori bisognerà gestire la palla in una maniera differente e ci siamo allenati molto bene. Conosciamo l'importanza della partita e saremo sicuramente pronti". Sembrano tutti rigoristi, possiamo stare tranquilli "Il rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l'emozione quando capita. Noi i rigori li abbiamo fatto battere a tutti, però non è una soluzione ideale se andiamo già a pensarci... Se si provano troppi rigori, se si battono tutti bene non lo so. In questi giorni qui i rigori sono entrati tutti, sembravano tutti rigoristi". Nel cuore della competizione "Il fatto di essere ormai dentro il cuore della competizione perché ti sei qualificato ti dà quel livello che devi esibire sempre perché non c'è alternativa". Niente cali di tensione all'inizio del secondo tempo, mi raccomando "Questa qualificazione arrivata all'ultimo secondo, che però secondo me è meritata, deve comunque farci pensare che non possiamo permetterci quei cali di tensione come li abbiamo avuto all'inizio dei secondi tempi, in dei momenti delle partite". Di tutto ciò non abbiamo visto nulla.
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