Breivik, il boia di Utoya, chiede il rilascio. Con la Z rasata sulla testa, definisce "necessaria" la sua strage

"Non sono una persona. Non lo sono più da 13 anni", ha detto ai giornalisti al suo arrivo, definendosi un "collettivista" e un "soldato politico" che continua a essere al servizio della sua "fazione". Breivik ha espresso il suo desiderio di lasciare la Norvegia il prima possibile, se gli sarà consentito di farlo

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