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La vita degli agenti italiani in Albania: "Spa, sauna e gite. Ci pagano per fare i turisti"
07-12-2024, 13:56
Sauna ogni giorno “perché qui è tutto gratis”, gite turistiche a Scutari, Durazzo e Tirana, lunghe passeggiate, serate in discoteca. È il racconto della “missione” in Albania che arriva dalla viva voce degli agenti delle forze dell’ordine rimasti in servizio a Shengjin, la cittadina albanese in cui sorge uno dei due centri voluti dal governo Meloni per trasferire parte dei naufraghi soccorsi davanti alle coste italiane. Operazione tentata due volte e due volte fallita, per i giudici del tribunale dei Roma, perché le norme europee non la consentono. Un servizio di una tv albanese mostra come l’hotspot di Shengjin e il centro di trattenimento nella vicina Gjader sono rimasti vuoti, ma che le forze dell’ordine - ospitate non senza polemiche all’hotel Rafaelo, un resort superlusso - sono rimaste. Nelle ultime settimane, il contingente di 220 fra poliziotti, carabinieri e finanzieri - tutti in servizio con regolare trattamento di missione internazionale, pari a cento euro al giorno più vitto e alloggio - è stato ridotto di circa la metà, ma nella cittadina albanese rimangono comunque un centinaio di divise, impegnate - hanno scoperto le inviate della tv albanese – “a fare turismo”
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