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Report, lo storico dell'arte Benzi: "Sulla mostra sul Futurismo decise tutto Sangiuliano, neanche Mussolini ha mai fatto così"
28-10-2024, 05:58
"Erano d'accordo su tutto, c'era un lunghissimo protocollo che era stato intrapreso e concordato. Cioè, erano d'accordo su tutti gli spostamenti, i costi, eccetera" ma poi "c'è stato un veto totale" da parte del ministro Sangiuliano che sulla mostra sul Futurismo ha deciso tutto e "non l'ha fatto mai neanche Mussolini". Lo dice a Report lo storico dell'arte Fabio Benzi, uno dei massimi esperti Futurismo e curatore per Kröller Museum in Olanda di una mostra proprio sul futurismo a cui l'allora direttore del Maxxi e ora ministro della Cultura, Alessandro Giuli si era rivolto per proporgli di portarla in Italia. "Poi ho saputo che sarebbero andati a parlare con il ministro e c'è stato un veto totale" dice Benzi all'autore dell'inchiesta Giorgio Mottola. Da parte di chi? "Sangiuliano in persona" il quale, aggiunge Benzi, avrebbe detto che "questa mostra la dobbiamo fare noi" Noi chi? "Era la mostra di un italiano...Quindi non so noi chi. Forse quelli della sua parte politica, immagino". Noi di destra? "Forse noi di destra" risponde lo storico dell'arte. Da allora, afferma Mottola nel servizio, quella mostra "grande evento culturale del governo Meloni, si è rivelata finora un pasticciaccio infarcito di gaffe, conflitti di interesse e piccoli scandali". Con il caso del co-curatore Alberto Dambruoso che, intervistato sempre da Report, denuncia di aver ricevuto un incarico poi mai formalizzato. Quello che succede poi, lo sintetizza Mottola: "Per più di un anno - afferma il giornalista - Simongini e Dambruoso lavorano alacremente all'esposizione futurista, mettendo insieme un numero monstre di opere da esporre. Oltre 600. Ma costi e scelte artistiche non vanno giù a Sangiuliano. Il ministro nomina quindi un comitato organizzatore: ne fanno parte il direttore dei musei Massimo Osanna, la direttrice della galleria nazionale Cristina Mazzantini e il presidente del Maxxi Alessandro Giuli. Il comitato organizzatore di fatto commissaria curatore e co-curatore".E a fare le scelte su quali opere e oggetti inserire nell'esposizione è in alcuni casi il ministro Sangiuliano in persona. Un fatto, dice Benzi, "irrituale. Guardi non l'ha fatto mai neanche Mussolini, le posso dire. Mussolini ha sempre evitato l'idea dell'arte di stato e quindi della propaganda. Quindi non l'ha fatto Mussolini, ma perché lo devono fare loro?". LEGGI “Non mandate in onda i servizi su Toti e Giuli”, la destra contro Report
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