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Umanesimo e antiumanesimo nel disordinato ordine tecnologico contemporaneo
Ieri 14-11-24, 04:45
Come scrive Giulio Ferroni in “Natura vicina e lontana” (La Nave di Teseo), il progresso mette sempre più in discussione i limiti fisici e mentali dell’essere umano. Le discipline umanistiche arrancano, cercando una giustificazione nel quadro digitale dominante, perdendo però parte della propria essenza originale
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