Donato Carrisi: “Siamo attratti dalla novità, non dalla verità. Pieghiamo gli eventi a seconda di ciò che ci serve (vedi Garlasco). Il mio thriller semina inquietudine”

Nel nuovo romanzo sperimentale “La bugia dell’orchidea“ lo scrittore scrive in prima persona: “È la prima volta, ma c’è un alias perché voglio che non ci siano filtri fra libro e lettore. Ho voluto nuovi linguaggi e nuove strutture per suscitare emozione: un libro letto deve poi seguirti”

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