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Cronaca
Depistaggio Borsellino, il Pg: "Vergognose omertà istituzionali"
26-03-2024, 19:33
(Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - "Troppe anomalie" e troppi "frutti avvelenati" nelle indagini sulla strage di Via D'Amelio, con un "depistaggio avviato grazie al contributo dei Servizi Segreti" e con "omertà istituzionali vergognose". Il tutto per "vestire il pupo", cioè il falso pentito Vincenzo Scarantino, "costruito a tavolino", che con le sue dichiarazioni inventate fece condannare all'ergastolo sette innocenti. E' iniziata con queste parole la requisitoria fiume del pm Maurizio Bonaccorso, applicato alla Procura generale di Caltanissetta, nel processo d'appello sul depistaggio sulle indagini sulla strage in cui furono uccisi, il 19 luglio del 1992, il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Nella fredda aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, la Procura generale al gran completo, con il Procuratore generale Fabio D'Anna, il sostituto Gaetano Bono e il pm Maurizio Bonaccorso, lancia il suo atto di accusa contro i tre poliziotti alla sbarra con l'accusa di calunnia aggravata in concorso per avere creato il falso pentito Vincenzo Scarantino e altri due finti collaboratori, Salvatore Candura e Francesco Andriotta. In primo grado la prescrizione ha fatto cadere l'aggravante mafiosa per Mario Bo e Fabrizio Mattei, mentre il terzo poliziotto, Michele Ribaudo, è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
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