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Estero
A Parigi il vertice dei 'Volenterosi'. Trump collegato in videoconferenza. Starmer: "Non c...
Ieri 04-09-25, 17:48
AGI - È in corso a Parigi la riunione dei 'Volenterosi' che vede i leader dei Paesi sostenitori europei dell'Ucraina partecipare in presenza e online per dimostrare la loro determinazione a fornire garanzie di sicurezza e per chiedere a Donald Trump quale sarà il contributo degli Stati Uniti, una volta in vigore il cessate il fuoco. Al vertice partecipano circa 35 capi di Stato e di governo sotto la guida del presidente francese Emmanuel Macron e del primo ministro britannico Keir Starmer. Gli Stati Uniti sono rappresentati all'incontro da Steve Witkoff. Donald Trump, a partire dalle 14.30, è impegnato in videoconferenza in un incontro con i leader europei. Successivamente Macron e Zelensky, presente all'Eliseo, terranno poi una conferenza stampa. Oltre a Zelensky, sette leader europei, tra cui il primo ministro polacco Donald Tusk e la danese Mette Frederiksen, sono presenti all'Eliseo. Tra questi il premier olandese Dick Schoof, il belga Bart de Wever, il finlandese Alexander Stubb oltre ai vertici dell'UE Ursula von der Leyen e Antonio Costa. Keir Starmer partecipa da remoto, così come il tedesco Friedrich Merz e Giorgia Meloni. Online è anche il premier spagnolo Pedro Sanchez dopo che un guasto al suo aereo lo ha costretto a restare a Madrid. Costa e von der Leyen sentono Modi "Abbiamo avuto il piacere di parlare con il primo ministro indiano Narendra Modi. Accogliamo con grande favore il continuo impegno dell'India nei confronti del presidente Zelensky". Lo affermano su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, oggi insieme alla riunione della Coalizione dei Volenterosi a Parigi. "L'India ha un ruolo importante da svolgere nel convincere la Russia a porre fine alla sua guerra di aggressione e nel contribuire a creare un percorso verso la pace. Questa guerra ha conseguenze sulla sicurezza globale e mina la stabilità economica. Rappresenta quindi un rischio per il mondo intero", aggiungono. "Guardando al futuro, intendiamo concordare un'agenda strategica comune in occasione del prossimo vertice Ue-India, il prima possibile nel 2026. Restiamo inoltre pienamente impegnati a concludere i negoziati per l'accordo di libero scambio entro la fine dell'anno. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario fare progressi adesso", concludono i leader Ue. von der Leyen, impegno da 26 Paesi per garanzie "Oggi ero a Parigi, dove si è appena svolto l'incontro della Coalizione dei Volenterosi. Abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. È stato un incontro cruciale, perché sappiamo tutti che in gioco ci sono il futuro e la sicurezza dell'intero nostro continente. Oggi c'erano determinazione, ma anche risultati concreti. I leader hanno approvato il lavoro dei loro capi di stato maggiore e dei ministri della difesa". Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "La prima e più solida linea di garanzie di sicurezza sono delle forze armate ucraine forti e senza restrizioni. Dobbiamo trasformare l'Ucraina in un porcospino d'acciaio, indigeribile per aggressori presenti e futuri. Questo significa forze armate permanenti forti, ben equipaggiate e moderne. Le nostre industrie della difesa stanno accelerando la cooperazione per rendere tutto ciò possibile. L'Europa continuerà ad addestrare i soldati ucraini. Quasi 90.000 sono già stati addestrati. E ci siamo impegnati a fare di più", sostiene. "Il secondo livello delle garanzie di sicurezza sono le forze di rassicurazione, inclusa la presenza di un sostegno statunitense. Oggi 26 Paesi si sono impegnati a formare una forza di rassicurazione, nel contesto di un cessate il fuoco o di un accordo di pace. 26 Paesi pronti a dispiegare forze a terra, in aria o in mare. Questo dovrebbe contribuire a garantire una pace duratura e scoraggiare future aggressioni", prosegue von der Leyen. "La terza garanzia di sicurezza è una postura di difesa europea forte e credibile. Abbiamo bisogno di un incremento negli investimenti per la difesa. Percio' è una buona notizia che Safe, il nostro fondo per la difesa da 150 miliardi di euro, sia stato interamente sottoscritto, con la partecipazione di 19 stati membri. La maggior parte di essi non investirà solo nelle proprie basi industriali per la difesa, ma anche in quelle dell'Ucraina. Questo crea posti di lavoro in Europa. La nostra risposta strutturale a lungo termine sugli investimenti per la difesa è il nostro nuovo bilancio europeo. Abbiamo lo sguardo rivolto al 2030. Quello è il nostro orizzonte di prontezza", dichiara. "Il mio ultimo punto riguarda la fine dello spargimento di sangue. Le nostre sanzioni sono un forte incentivo per la Russia ad abbandonare il campo di battaglia e sedersi al tavolo dei negoziati. Vogliamo la pace per l'Ucraina", conclude la presidente. Starmer, "non ci si può fidare di Putin" "Non ci si può fidare di Putin". E' l'avvertimento del premier britannico Keir Starmer alla Coalizione dei volenterosi durante il vertice in corso, in cui è intervenuto da remoto. "La Russia continua a ritardare i colloqui di pace e a sferrare attacchi contro l'Ucraina" ha aggiunto il premier. "Ciò è stato ulteriormente sottolineato dagli attacchi indiscriminati a Kiev la scorsa settimana, che hanno causato danni significativi agli edifici del British Council e della delegazione dell'Ue", ha aggiunto, secondo un comunicato del governo. Starmer ha anche sottolineato che la coalizione "aveva un impegno indissolubile nei confronti dell'Ucraina, con il sostegno del presidente Trump", e ha detto al leader che era chiaro che "ora dovevano fare ancora di più per fare pressione su Putin affinchè ottenesse la cessazione delle ostilità". Ha anche accolto con favore gli annunci degli altri membri della coalizione, che avrebbero fornito missili a lungo raggio all'Ucraina "per rafforzare ulteriormente le forniture del Paese". Zelensky, "stiamo dando concretezza alle garanzie di sicurezza" "La riunione della Coalizione dei Volenterosi è ora in corso. Stiamo dando concretezza alle garanzie di sicurezza a lungo termine per l'Ucraina e assicurando fin da ora il supporto alle nostre Forze di difesa ucraine". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymir Zelensky. "Ringrazio tutti per il loro impegno e sostegno", ha aggiunto. Zelensky ha riferito che nell'incontro a Parigi si è discusso "in dettaglio la disponibilità di ciascun Paese a contribuire a garantire la sicurezza dell'Ucraina su terra, in mare, in aria e nel cyberspazio. Abbiamo coordinato le posizioni e discusso le componenti delle garanzie di sicurezza. E sono grato a tutti per aver compreso che la principale garanzia di sicurezza è un esercito ucraino forte", ha scritto il leader di Kiev in un post su Telegram. Zelensky ha anche riportato che al tavolo dei colloqui è emersa l'unanimità nel ritenere che "la Russia sta facendo tutto il possibile per prolungare il processo negoziale e continuare la guerra. Dobbiamo aumentare il sostegno all'Ucraina e aumentare la pressione sulla Russia", ha poi ribadito Zelensky, ricordando che "la preparazione del 19 pacchetto di sanzioni dell'Ue è attualmente in corso" e che "anche il Giappone sta lavorando alle misure sanzionatorie". La coalizione dei volenterosi e il sostegno all'Ucraina La "Coalizione dei volenterosi" riunisce i sostenitori militari dell'Ucraina, principalmente europei, ma anche Canada, Australia e Giappone. È disposta a contribuire al rafforzamento dell'esercito ucraino e, per alcuni paesi - tra cui Francia, Regno Unito e Belgio - a schierare soldati in Ucraina, una volta concluso il cessate il fuoco, per dissuadere la Russia da ulteriori aggressioni. Alcuni alleati esitano in attesa del contributo americano, che diversi Paesi europei considerano essenziale prima di qualsiasi impegno. Fino a un cessate il fuoco, "non ci sarà certamente alcun dispiegamento di truppe in Ucraina e nemmeno 'dopo'", ha ricordato il Cancelliere Merz. La Germania intende invece contribuire a rafforzare la difesa antiaerea dell'Ucraina e a equipaggiare le sue forze di terra. La Russia insiste sul fatto che non accetterà alcun "intervento straniero in alcuna forma": la portavoce per la politica estera Maria Zakharova ha descritto le protezioni richieste da Kiev come "garanzie di pericolo per il continente europeo". "Non spetta a loro decidere", ha ribattuto oggi Mark Rutte a nome della NATO, durante una visita a Praga. Durante un incontro con sei leader europei il 18 agosto a Washington, Trump ha promesso che gli Stati Uniti avrebbero fornito garanzie di sicurezza, senza specificare quali. Questa "rete di sicurezza" americana, o "backstop" in inglese, potrebbe assumere diverse forme - intelligence, supporto logistico, comunicazioni - ma il presidente americano ha escluso l'invio di truppe di terra americane. Nel frattempo, Vladimir Putin, tornato prepotentemente sulla scena internazionale con una presenza molto significativa ieri al fianco del presidente cinese Xi Jinping e del leader nordcoreano Kim Jong Un a Pechino, rilancia sugli obiettivi in Ucraina sostenendo che Mosca li raggiungerà con mezzi militari se i negoziati con Kiev dovessero fallire. Nel frattempo le forze russe proseguiranno l'offensiva lungo tutto il fronte. Creazione di una forza multinazionale per la sicurezza in Ucraina La Coalizione dei volenterosi lavora alla creazione di una forza multinazionale con il sostegno degli Stati Uniti per garantire la sicurezza in Ucraina. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
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