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Cronaca
Account sospeso, Trump risarcito di 24,5 milioni di dollari da YouTube
Oggi 30-09-25, 13:08
AGI - Il presidente Donald Trump ha ottenuto un risarcimento di 24,5 milioni di dollari da YouTube a seguito della controversia legata alla sospensione del suo account dopo gli eventi del 6 gennaio 2021. L’accordo segna la conclusione di un’ultima e significativa battaglia legale contro le grandi piattaforme tecnologiche, dopo intese simili raggiunte con Meta (25 milioni di dollari) e X, precedentemente noto come Twitter (10 milioni di dollari). La piattaforma video di proprietà di Alphabet aveva sospeso il canale ufficiale di Trump il 12 gennaio 2021, affermando che alcuni contenuti violavano le politiche contro l’incitamento alla violenza. Il canale è stato successivamente riattivato nel marzo 2023, ma Trump ha comunque proseguito la causa, sostenendo che la rimozione del suo account fosse una violazione del Primo Emendamento e dei suoi diritti alla libertà di espressione. Il dettaglio dell’accordo Secondo un documento del tribunale reso noto da Fox News, 22 milioni di dollari del risarcimento saranno destinati al Trust for the National Mall, un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata nella riqualificazione dell’area monumentale della capitale. In particolare, i fondi supporteranno la costruzione di una nuova sala da ballo della Casa Bianca. Altri 2,5 milioni di dollari saranno distribuiti ad altri querelanti che si sono uniti all’azione legale, tra cui l’American Conservative Union e l’autrice Naomi Wolf. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, le trattative si sarebbero svolte in parte a Mar-a-Lago, la residenza privata di Trump in Florida. Durante un incontro a maggio, Trump avrebbe ospitato Sundar Pichai, CEO di Google, e Sergey Brin, cofondatore dell’azienda. Le discussioni si sarebbero protratte durante una partita di golf e un pranzo riservato. Il legale principale del presidente, John P. Coale, ha affermato che il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha avuto un ruolo chiave nella risoluzione del contenzioso: “Se non fosse stato rieletto, saremmo stati in tribunale per 1.000 anni”. Una vittoria per Trump La serie di accordi con i colossi del web rappresenta una vittoria simbolica e legale per Trump, che fin dall’inizio ha denunciato il comportamento delle Big Tech come un attacco alla libertà di parola e una forma di censura politica. Con la rielezione alla presidenza e la chiusura di queste vertenze, il tycoon riconquista visibilità e peso nelle dinamiche tra politica e tecnologia.
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