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Estero
Al via governo Merz, ma la strada è in salita
Ieri 06-05-25, 19:28
AGI - Dopo una mattinata tribolata, Friedrich Merz è stato eletto nuovo cancelliere al secondo turno. Da i leader di tutta Europa sono giunte le congratulazioni, ma l'affronto subito dal leader della Cdu, che durante il primo turno di votazioni non è riuscito a ottenere la maggioranza richiesta dei 630 membri del Bundestag, pone diverse sfide per il suo cancellierato, che si annuncia tutto in salita. Dall'economia al contrasto dell'immigrazione, passando per la guerra in Ucraina fino alla 'grana AfD', sono numerosi i nodi da sciogliere per Berlino. Sul primo punto le attese non promettono bene: dopo i due anni consecutivi di recessione affrontati dall'economia tedesca, con il Pil diminuito dello 0,3% e dello 0,2%, per il 2025 le autorità prevedono una stagnazione. E anche la questione migranti si preannuncia molto dura, nonostante sia uno dei punti principali del programma di governo. Secondo i dati del think tank European Stability Initiative (Esi), la Germania non ha mai ricevuto cosi' tanti rifugiati come negli ultimi tre anni, con circa 850.000 richiedenti asilo provenienti da altre parti del mondo oltre a 1,2 milioni di ucraini. Pressione migratoria che Berlino sta subendo anche a seguito delle conseguenze della guerra della Russia contro l'Ucraina. Conflitto che rappresenta un'altra delle grandi sfide a cui Merz e il suo governo dovranno rispondere, dopo che il leader della Cdu ha promesso che, con lui alla guida, Berlino tornerà a essere un attore influente in Europa e nel mondo. E proprio sul tema immigrazione, Merz dovrà affrontare anche la pressione di AfD, che della chiusura dei confini fa uno dei suoi punti di forza, grazie al quale continua a guadagnare consensi, fino a diventare addirittura secondo gli ultimi sondaggi il primo partito in Germania. Ma l'AfD è al centro di un'altra questione che si preannuncia essere forse la più spinosa per il neo-cancelliere. Dopo l'accusa dei servizi d'intelligence al partito di Alice Weidel di essere un rischio per la democrazia, Merz e tutto il nuovo governo, dovranno affrontare sin da subito il dibattito su un'eventuale messa al bando del partito di estrema destra, con il rischio di affrontare anche una possibile 'rivolta sociale'. A tutte queste sfide si aggiunge anche la difficoltà di mantenere il controllo della maggioranza di governo. Il blocco conservatore e i socialdemocratici che guideranno il Paese controllano solo 328 dei 630 seggi della camera bassa, una maggioranza risicata che già oggi ha dimostrato i suoi limiti, rischiando una prima crisi di governo.
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