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Estero
Albanese, l'italiano salvato dall'effetto Trump
Oggi 04-05-25, 02:47
AGI - Anthony Albanese, 'Albo' com'è chiamato, è stato il primo italiano, seppure solo per parte di padre, a prendere la guida del governo in Australia. E le urne gli hanno assicurato oggi un nuovo mandato di tre anni, grazie probabilmente anche a un effetto paradosso della guerra commerciale di Donald Trump. Albanese ha una storia non facile alle spalle, di cui parla però sempre con grande serenità. Il padre Carlo, di Barletta, conosce la madre Maryanne nel 1962, durante un viaggio da Sydney a Southampton su una nave della Sitmar in cui lavorava come steward. È un colpo di fulmine e la giovane rimane incinta, ma le loro strade si separano. Per non dover affrontare pettegolezzi, al suo ritorno a Sydney Maryanne racconta a tutti di essersi sposata con l'uomo di cui aveva assunto il cognome e che era morto. Crescita e formazione Cresciuto con la madre, fervente cattolica e laburista, a Camperdown, vicino a Sydney, conosce il padre che fino a 14 anni aveva creduto morto solo dopo la scomparsa di Maryanne, quando aveva già 46 anni, in un commovente viaggio in Puglia mentre era ministro di cui parla spesso nelle interviste. Dalla madre, racconta, ha ereditato tre cose: la fede cattolica, quella laburista e la passione per la squadra di rugby del South Sydney Rabbitoh. Inizio della carriera politica La passione politica è senza dubbio quella che ha più segnato la sua vita, almeno quella pubblica. A 12 anni si unisce alle proteste contro la vendita delle case popolari in cui viveva, e il tentativo del governo viene bloccato. Al partito laburista si iscrive nel 1979, a soli 16 anni. Studi in scuole cattoliche di Sydney, riesce a iscriversi alla facoltà di Economia grazie agli sgravi dell'allora governo laburista di Gough Whitlam. Dopo la laurea nel 1984, inizia a lavorare per quello che sarebbe diventato il suo mentore, Tom Uren, allora ministro per il governo locale e i servizi amministrativi, in seguito numero due partito laburista. Carriera parlamentare Parlamentare di lunghissimo corso, viene eletto per la prima volta al Parlamento australiano quasi 30 anni fa, nel 1996. Albanese scala lentamente i ranghi del partito, con un'agenda molto progressista. Per esempio è fra i primi a sostenere i diritti dei gay. Nel 2019 è scelto per guidare il Partito laburista che tre anni dopo porta al successo elettorale. Nel 2021 scampa a un gravissimo incidente automobilistico che lo sprona a decisioni drastiche sulla sua salute e anche sul suo aspetto. In vista della corsa per la premiership, perde 40 chili, sceglie occhiali nuovi e un guardaroba più alla moda. Vita privata Nel 2000 sposa Carmel Tebbutt da cui ha un figlio, ma si separano dopo 19 anni. Entro questa primavera, ha annunciato di recente, si sposerà con la nuova compagna, Jodie Haydon. Negli ultimi tre anni, alla guida del governo, Albanese ha rispettato molti degli impegni presi nel 2022, per esempio sull'aumento dei finanziamenti per l'assistenza all'infanzia e dei salari dei lavoratori a basso reddito. Ma ha dovuto fare fronte a un'inflazione crescente. Il colpo più grande però è stato nell'ottobre 2023 il fallimento del referendum che lui stesso aveva promosso per aumentare la rappresentanza dei popoli indigeni. Politica estera In politica estera Albanese si è dimostrato un pragmatico di principi. È riuscito ad allacciare un rapporto meno teso con la Cina, ha sostenuto l'Ucraina di fronte all'invasione della Russia e ha cercato di mantenere una posizione equilibrata sulla guerra a Gaza, di fronte a una società sempre più polarizzata tra antisemitismo e islamofobia, tenendo ferma però l'opposizione al piano di Trump di svuotare la Striscia per farne un paradiso turistico. Promesse elettorali Alle elezioni Albanese ha promesso di investire su energie rinnovabili, affrontare il peggioramento della crisi abitativa e sostenere un sistema sanitario scricchiolante. E soprattutto di resistere alle pressioni commerciali di Donald Trump che, secondo molti, ha dato una spinta decisiva alla vittoria di Albanese. Un po' come accaduto in Canada con Mark Carney. Albanese non ha mai dimenticato le sue origini. Anzi. Le rivendica con orgoglio, non solo per sé ma per l'Australia intera. "La dice lunga sul nostro grande paese il fatto che il figlio di una madre single con pensione di invalidità, cresciuto in una casa popolare in fondo alla strada a Camperdown, possa stare davanti a voi stasera come primo ministro australiano", aveva detto la sera della prima vittoria.
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