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Cronaca
Alzheimer, sviluppata un'app per la riabilitazione cognitiva a casa
Oggi 20-09-25, 02:47
AGI - Maggiore aderenza alla terapia, oltre che un effetto positivo sul livello cognitivo globale, in particolare su linguaggio, funzioni esecutive e memoria. Questi i risultati preliminari del progetto europeo multicentrico "MI-RICORDO", teso alla validazione di uno strumento innovativo per la riabilitazione cognitiva a domicilio di persone con disturbi neurocognitivi lievi e moderati, inclusi soggetti con Alzheimer e altre demenze, presentato in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer da Università LIUC, Fondazione Don Gnocchi e ASTIR Srl. I risultati preliminari, ottenuti dal test del primo prototipo svolto in Italia, suggeriscono che modelli di teleriabilitazione asincrona come RICORDO rappresentano una nuova frontiera per la continuità delle cure. Il gruppo trattato con intervento di teleriabilitazione per sei settimane ha, infatti, mostrato una maggiore aderenza alla terapia (81% vs 62%), oltre che un effetto positivo sul livello cognitivo globale, in particolare su linguaggio, funzioni esecutive e memoria. I ricercatori hanno inoltre osservato benefici significativi a un anno di follow-up sulle funzioni cognitive, sui sintomi comportamentali, sul livello di autonomia dei pazienti e sul distress del caregiver. I numeri Secondo i dati riportati dall'OMS, nel mondo sono circa 57 milioni le persone affette da demenza, un numero destinato a crescere con l'aumento dell'aspettativa di vita, ponendo questa condizione come una delle priorità di salute pubblica. Per le persone affette da demenza, la riabilitazione rappresenta un intervento essenziale sia per il mantenimento dell'autonomia nelle attività di vita quotidiana sia in ottica di prevenzione. Purtroppo però, quello riabilitativo resta un bisogno largamente disatteso o limitato da barriere logistiche, liste d'attesa e carenza di posti letto. Come funziona l'app Validata in Italia e in fase di adattamento e implementazione anche in Francia e Portogallo, l'applicazione RICORDO si distingue per l'adattabilità degli esercizi alle capacità del singolo paziente, per l'utilizzo di contenuti culturali stimolanti come quadri, poesie e testi letterari, per la possibilità di monitorare i progressi del paziente in tempo reale e modificare, di conseguenza, la difficoltà degli esercizi. Emanuela Foglia, ricercatrice della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC: "MI-RICORDO si propone anche di validare, da una prospettiva multidimensionale, una piattaforma digitale di riabilitazione cognitiva già sviluppata e testata in Italia, traducendola, adattandola e testandola per l'utilizzo in differenti contesti culturali e sanitari, relativamente ai Paesi coinvolti. Sarà una fase di vera e propria co-creazione, e di rilevazione dei differenti bisogni per massimizzare l'accettabilità della soluzione digitale, nel rispetto delle specificità nazionali, a cui seguirà una valutazione dell'efficacia della piattaforma stessa nel miglioramento del livello cognitivo dei pazienti e del suo coinvolgimento nel percorso di cura. Il progetto prevede anche un'analisi economica e organizzativa e una valutazione della sostenibilità e dell'accettabilità della tecnologia da parte di pazienti e professionisti sanitari, nonché della trasferibilità della soluzione in altri contesti". Valeria Blasi, neurologa e ricercatrice presso il centro CADiTeR di Fondazione Don Gnocchi: "Il valore di questo progetto sta nell'incontro tra tecnologia, ricerca scientifica e attenzione alla persona. MI-RICORDO ci permette di sperimentare nuovi strumenti che non solo supportano i pazienti con deterioramento cognitivo nel percorso riabilitativo, ma lo fanno in modo rispettoso della loro identità culturale, delle abitudini e del contesto familiare e sociale in cui vivono. È un approccio che rafforza la centralità della persona nella cura, valorizzando le sue risorse residue e coinvolgendo attivamente anche i caregiver".
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