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Estero
Amato: "Più Kiev va avanti, più perde"
Ieri 18-09-25, 22:06
AGI - "Se fossi l'Ucraina, prenderei atto che 'più vado avanti più perdo'. Da solo non riesco a difendermi, gli Usa nei prossimi mesi mi aiuteranno poco, gli europei possono fare poco. Speriamo che Trump aiuti gli ucraini ad accettare un punto nel Donbas oltre il quale ci saranno i russi. La disputa non sarà risolvibile concedendo ai russi solo la Crimea". Lo afferma l'ex premier e Presidente emerito della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, intervistato da Mario De Pizzo, al 'Centro Studi americani' di Roma, alla presenza di numerosi diplomatici italiani e stranieri. Per Amato si potrebbe intanto "attuare un cessate il fuoco senza stabilire altro. Su questo c'è anche il precedente della Corea". Trump, Putin e l'Unione Europea Alla domanda se il disegno comune di Trump e Putin sia quello di smembrare l'Unione Europea, viste le simpatie di Trump e Musk per Farage, AfD, Tommy Robinson, Amato risponde: "Entrambi vedono l'Unione come una sovrastruttura che conta meno dei singoli Paesi. Tocca a noi dimostrare il contrario. La difesa comune europea si può realizzare con lo strumento esistente della cooperazione rafforzata. La difesa dell'Europa non può essere affidata ai volenterosi". Per Amato "sono svergognati e infantili quegli europei che pensano: 'Io per la difesa non sono disponibile a spendere'. Se per decenni abbiamo avuto le risorse per il welfare, è anche perché eravamo sotto l'ombrello Usa". Amato reputa un errore la decisione del 2008 di annunciare la futura adesione di Ucraina e Georgia alla Nato. "Io incontrai Putin nel 2000 a palazzo Chigi e lui all'epoca era disponibile a una nuova definizione dei rapporti tra Nato e Russia. Oggi servirebbe un'organizzazione di sicurezza che tranquillizzi la Russia. Può darsi che con Putin il problema sia insolubile. Ma Usa e Russia continuano comunque a collaborare nelle stazioni spaziali". Medio Oriente e il ruolo dell'Europa Sul Medio Oriente Amato invita le comunità ebraiche nei singoli Paesi ad alzare la voce contro Netanyahu. "Io so - dice Amato - che le comunità ebraiche non dicono ad alta voce ciò che pensano su Netanyahu. Sta facendo del male agli ebrei che vivono in altre società". Per Gaza "l'Europa non può fare nulla. Per anni abbiamo del tutto ignorato il Medio Oriente. Siamo diventati irrilevanti. Possono fare qualcosa gli Usa e i Paesi arabi". Amato indica una via: "La nostra Commissione europea è brava a organizzare la cooperazione, ad esempio con i Paesi africani. Con la cooperazione tra vari Paesi l'Europa potrebbe tornare a mettere il naso in Medio Oriente. Nonostante i sovranismi, l'idea della collaborazione tra Stati è presente in Europa. La conflittualità comporta una dispersione di risorse, come avviene per i dazi". Critiche a Trump e la rule of law Amato è critico con Trump: "È stato irrazionale con l'India. Ha letteralmente buttato Modi verso l'evento di Pechino. Trump mette tutti sullo stesso piano e usa una tecnica negoziale di scambio. Segue una strategia non poggiata su binari solidi, con un elevato tasso di rischio. Cerca di cavare il massimo per il suo Paese. Ma un'alleanza con le sfere di influenza non significa avere dei vassalli. È bene che l'influenza sia reciproca. Ciò che unisce l'Occidente è la 'rule of law'. Non puoi mettere i giudici ai tuoi ordini".
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