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Economia e Finanza
Amazon annuncia 14.000 licenziamenti. I sindacati: "l'Italia non sarà coinvolta"
Oggi 28-10-25, 16:34
AGI - Il colosso americano della vendita al dettaglio online Amazon ha annunciato il taglio di 14.000 posti di lavoro, senza specificare in quale parte del mondo, ma riferendosi a una "riduzione globale". "Le riduzioni che annunciamo oggi fanno parte di un continuo sforzo per diventare ancora più forti riducendo ulteriormente la burocrazia, eliminando livelli e ricollocando le risorse", ha scritto Beth Galetti, vicepresidente delle risorse umane e della tecnologia, in una dichiarazione pubblicata sul sito web. "Ciò comporterà riduzioni in alcune aree e assunzioni in altre, ma si tradurrà in una riduzione complessiva di circa 14.000 posizioni" negli uffici Amazon, ha continuato. Ieri diversi media statunitensi hanno riferito che Amazon avrebbe avviato questo licenziamento su larga scala, citando un totale di 30.000 posizioni lavorative interessate nell'arco di diversi mesi in tutto il mondo. I tagli, secondo questi media, riguardano funzioni di supporto o strategiche (risorse umane, pubblicità, gestione, ecc.) in un gruppo che conta 350.000 posizioni lavorative d'ufficio, su un totale di oltre 1,5 milioni di dipendenti. I magazzinieri, che costituiscono la maggioranza della forza lavoro, difficilmente saranno interessati, secondo Beth Galetti. Quest'ultimo ha suggerito che queste 14.000 posizioni rappresentano solo un passo avanti, prima, nel 2026, di "continuare a reclutare personale in aree strategiche chiave, identificando al contempo altre opportunità per eliminare (posizioni), aumentare la responsabilità e migliorare l'efficienza". "La cosa importante da tenere a mente è che il mondo sta cambiando rapidamente. Questa generazione di intelligenza artificiale è la tecnologia più rivoluzionaria che abbiamo visto dai tempi di Internet e consente alle aziende di innovare molto più velocemente che mai", ha spiegato. A giugno, il ceo di Amazon, Andy Jassy, ha annunciato che lo sviluppo dell'intelligenza artificiale generativa avrebbe "nei prossimi anni (...) ridotto la nostra forza lavoro in ufficio". I sindacati: l'Italia non sarà coinvolta dai tagli I tagli annunciati da Amazon, al momento, non sembrerebbero coinvolgere l’Italia, o almeno non le strutture operative presenti nel Paese. È quanto ha appreso l’Agi da fonti sindacali interne all’azienda, che spiegano come la policy aziendale, ma soprattutto gli inquadramenti contrattuali utilizzati in Italia non lascino ipotizzare una campagna di fuoriuscite dalle piante organiche dei centri distribuzione distribuiti in tutta Italia. Proprio in questi giorni, infatti, in previsione dell’aumento dei volumi di compravendita nella piattaforma online per le festività natalizie, e per il “Black Friday” che le anticiperà, Amazon sta infatti inserendo nelle strutture logistiche numerosi inserimenti di personale assunto a tempo determinato con contratti di somministrazione procurati da soggetti terzi, primo fra tutti il colosso Adecco. Una pratica che la società americana è solita utilizzare nei periodi di picco. “Ma è anche una pratica che, per contro, sconfesserebbe, nei fatti, un’imminente ancorché massiccia campagna di licenziamenti o fuoriuscite – rivela all’Agi la fonte sindacale – un’ipotesi del genere andrebbe, paradossalmente, per prima cosa ad intaccare proprio quegli ingressi per somministrazione, che verrebbero drasticamente ridotti quanto non addirittura sospesi”. Da qui la deduzione che le strutture logistiche operative sui vari territori in Italia non subiranno, al momento, alcun taglio. Non solo. Nei primi mesi del prossimo Anno Amazon aprirà due nuovi centri distribuzione, tra gli altri: quello ormai ultimato di Fiano Romano, alle porte della Capitale, che dovrebbe aprire i battenti già tra gennaio e febbraio 2026, e quello di Jesi, nelle Marche, pronto ad aprire la prossima primavera. Ecco perché è probabile che la campagna di ridimensionamento dell’organico, nel caso in cui ci fossero risvolti anche in Italia, andrebbe a colpire soltanto il personale impiegato negli uffici di Milano e della Sardegna. Una situazione in divenire, in merito alla quale la società, però, non ha rilasciato dichiarazioni.
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