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Tecnologia
Anche la Nuova Zelanda vieterà i social ai minori di 16 anni
Oggi 06-05-25, 08:00
AGI - Il primo ministro della Nuova Zelanda, Christopher Luxon, ha annunciato martedì l'intenzione di promuovere una legge che proibisca l'accesso ai social network ai minori di 16 anni, seguendo l'esempio dell'Australia, che ha approvato una normativa simile nel novembre 2024. “Si tratta di proteggere i nostri bambini. Vogliamo che le aziende tecnologiche si assumano la responsabilità di mantenere i minori al sicuro”, ha dichiarato Luxon ai media davanti al Parlamento a Wellington. Il premier ha sottolineato che molti genitori esprimono forte preoccupazione per l'impatto dei social media sui figli. Secondo Luxon, non si tratta di una battaglia politica, ma di un'urgenza nazionale: “Non è una questione partitica. È una questione che riguarda tutta la Nuova Zelanda. Credo che potrebbe esserci un ampio sostegno bipartisan per una misura del genere” Una legge per proteggere i giovani: i dettagli della proposta La proposta è stata lanciata dalla deputata Catherine Wedd, con il pieno sostegno del primo ministro. L'obiettivo è quello di tutelare i minori da cyberbullismo, contenuti inappropriati e dipendenza digitale. Secondo quanto anticipato, la normativa imporrebbe alle piattaforme social di impedire la creazione di account da parte di utenti under 16, adottando tutte le misure possibili per verificarne l'età. Il disegno di legge non è ancora stato formalmente presentato in Parlamento, ma il premier ha spiegato che il suo partito lo ha approvato internamente già lo scorso mese. Prima di avanzarlo ufficialmente come proposta di governo, Luxon intende raccogliere il consenso delle altre forze politiche: “Voglio vedere se altri leader politici sono disposti a unirsi e a sostenere questa iniziativa.” La norma prevede anche sanzioni per le piattaforme che non rispettino le regole, con multe fino a 2 milioni di dollari neozelandesi (circa 1,05 milioni di euro). Il precedente australiano Il modello ispiratore arriva dall'Australia, dove il Senato ha approvato nel novembre 2024 una legge storica che vieta ai minori di 16 anni l'accesso ai social media. La normativa australiana è tra le più severe al mondo in materia e prevede multe fino a 32,5 milioni di dollari australiani (oltre 30 milioni di euro) per le piattaforme che non si adeguano. Il testo ha ricevuto l'approvazione del Senato con 34 voti favorevoli e 19 contrari, sostenuto anche da una parte dell'opposizione. Era stato precedentemente approvato dalla Camera dei Rappresentanti con 101 voti a favore e 13 contrari. Ora, dovrà tornare alla Camera per l'approvazione definitiva delle modifiche.
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