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Estero
Attacco di Israele all'Iran: "Raid su obiettivi militari". Biden: "Spero sia la fine delle ritorsioni"
26-10-2024, 23:23
AGI - Notte di fuoco in Iran con Israele che ha portato a termine, con tre raid consecutivi "precisi e mirati" su obiettivi militari la sua annunciata 'vendetta' contro Teheran dopo l'attacco del primo ottobre. Una risposta concordata con gli Usa, avvertiti in anticipo, che avevano raccomandato nei giorni scorsi a Israele di non colpire siti nucleari, ma che comunque avviene in un contesto di tensioni regionali esacerbate da un anno dalla guerra a Gaza tra Israele e Hamas, e dalla sua estensione nel vicino Libano, dove l'esercito israeliano affronta Hezbollah. Teheran aveva lanciato circa 200 missili contro Israele il primo ottobre, inclusi per la prima volta diversi missili ipersonici. E Israele aveva promesso di farla pagare all'Iran per questo attacco. I raid sono avvenuti nella notte, intorno alle 2:15 ora locale (le 24:45 in Italia), principalmente a ovest di Teheran, secondo l'agenzia di stampa ufficiale Irna. Gli aerei militari "hanno colpito i siti di produzione dei missili che l'Iran lancia da un anno contro lo Stato di Israele. Questi missili rappresentano una minaccia diretta e immediata per i cittadini di Israele", ha detto l'esercito israeliano una dichiarazione. Gli attacchi hanno preso di mira anche "batterie di missili terra-aria e altri sistemi aerei che avevano lo scopo di limitare la libertà' di Israele di operare in Iran", ha spiegato l'Idf, precisando che questi raid erano terminati. "Il nostro messaggio è chiaro: tutti coloro che minacciano lo Stato di Israele e tentano di far precipitare la regione in un'escalation più ampia pagheranno un prezzo elevato", ha detto il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell'esercito. In settimana, dovrebbero riprendere i negoziati di pace a Doha. I negoziatori statunitensi e israeliani si riuniranno per cercare di riavviare i colloqui per un accordo sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi a Gaza, hanno riferito esponenti principali della diplomazia del Qatar e di Washington. Netanyahu: "Obiettivi colpiti in Iran non imposti da Usa" "Israele ha scelto gli obiettivi in anticipo, basandosi sui suoi interessi nazionali e non in base alle direttive americane". Lo dice l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamyn Netanyahu, commentando le indiscrezioni di stampa secondo cui Israele aveva inizialmente pianificato di colpire gli impianti petroliferi e di gas naturale dell'Iran, ma ha cambiato idea concentrandosi esclusivamente sulle strutture militari iraniane, dopo le pressioni degli Stati Uniti. Biden: "Spero che l'attacco di Israele la fine delle ritorsioni" Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso la speranza che l'attacco israeliano all'Iran la scorsa notte segni "la fine" delle ritorsioni tra i due Paesi. Sembra, ha aggiunto il capo della Casa Bianca, che lo Stato ebraico abbia colpito solo obiettivi militari. Hezbollah condanna attacco Israele, escalation pericolosa Hezbollah ha "condannato fermamente la perfida aggressione sionista contro la Repubblica islamica dell'Iran e la considera una pericolosa escalation a livello dell'intera regione". Per il gruppo sciita filo-Teheran, gli Stati Uniti "hanno piena responsabilità per i massacri, le tragedie e il dolore" causati da Israele. La condanna è arrivata anche dal ministero degli Esteri libanese che ha bollato i raid notturni come una "violazione della sovranita' dell'Iran e una seria minaccia alla sicurezza regionale". Iran: "Nostra determinazione a difenderci non ha limiti" La determinazione dell'Iran a difendersi "non conosce limiti", ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, dopo gli attacchi notturni israeliani ai siti militari del Paese. "Penso che abbiamo dimostrato che non ci sono limiti alla nostra determinazione a difenderci", ha dichiarato Abbas Araghchi in un'intervista al sito web della Guida Suprema iraniana. L'appello di Guterres: "Stop a tutti gli attacchi" Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si è detto "profondamente allarmato" dall'escalation di violenza in Medio Oriente dopo l'attacco israeliano contro l'Iran nella notte. Guterres "ha ribadito urgentemente il suo appello a tutte le parti affinché cessino tutte le azioni militari, comprese quelle a Gaza e in Libano", ha affermato il suo portavoce Stephane Dujarric in una dichiarazione, chiedendo "massimi sforzi per prevenire una guerra regionale totale e tornare sulla strada della diplomazia". Attaccati i centri militari Israele "ha attaccato centri militari nelle province di Teheran e quelle del Khuzestan (sud-ovest) e di Ilam (ovest)", al confine con l'Iraq, "come parte di un'operazione che genera tensioni", hanno affermato in un comunicato le forze di difesa aerea iraniane, precisando che l'attentato ha causato "danni limitati in alcuni luoghi". La televisione di Stato iraniana ha riferito di "sei forti detonazioni" attorno alla capitale iraniana, "collegate all'attivazione del sistema di difesa aerea". L'Iran ha quindi chiuso lo spazio aereo e interrotto i voli, ripresi a raid concluso, intorno alle 6 di mattina (ora italiana). "Nessun incendio o esplosione" è stato segnalato nella principale raffineria di Teheran, ha detto l'agenzia di stampa locale Tasnim. A Washington, la Casa Bianca ha descritto questi attacchi come "manovre di autodifesa" e ha invitato Teheran a "cessare i suoi attacchi contro Israele in modo che questo ciclo di combattimenti possa finire senza ulteriore escalation". Biden e Harris erano stati informati dell'attacco ma gli uffici presidenziali hanno tenuto a precisare che non c'è stato "alcun coinvolgimento" degli Usa negli attacchi. Ma i timori di un aumento ulteriore della tensione nell'area restano: nelle ultime settimane, l'Iran ha giocato sia sulla tensione che sul rilassamento, di fronte alle minacce di ritorsioni israeliane per i suoi lanci missilistici. "Vi colpiremo ancora dolorosamente" in caso di attacco, aveva avvertito il generale Hossein Salami, leader delle Guardie Rivoluzionarie, il potente esercito ideologico incaricato di difendere il regime della Repubblica Islamica. "Non vogliamo la guerra, vogliamo la pace", ha insistito più volte il ministro degli Esteri Araghchi, assicurando pero' che l'Iran è "totalmente pronto ad affrontare una situazione di guerra". Il precedente della risposta al raid sul consolato in Siria Ad aprile, Teheran aveva già lanciato missili e droni contro Israele, nel corso di un'operazione senza precedenti dopo un attacco mortale contro il suo consolato in Siria, imputato all'esercito israeliano. Successivamente sono state segnalate detonazioni nell'Iran centrale, con alti funzionari americani che hanno parlato nei media di una risposta israeliana. Israele, da parte sua, non ha mai rivendicato la responsabilità di un attacco. Intanto l'Arabia saudita è stata la prima a commentare i raid di Israele, condannandoli e parlando di violazione della sovranità e del diritto internazionale. Il Regno ha esortato tutte le parti a esercitare "la massima moderazione" e ha invitato la comunità internazionale ad agire per ridurre le tensioni e porre fine al conflitto regionale. Hezbollah attacca base militare, raid Idf su Beirut Il movimento libanese Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un attacco con droni in Israele contro la base aerea di Tel Nof, a sud di Tel Aviv. Se confermato, si tratterebbe del primo attacco contro questo sito militare in più di un anno di escalation tra le due parti. Hezbollah annuncia quotidianamente di prendere di mira le basi militari in Israele, mentre oggi ha affermato di aver lanciato "un attacco aereo con droni" contro la base di Tel Nof, secondo un comunicato stampa, la prima rivendicazione di questo tipo in un anno. Sempre oggi, Hezbollah ha affermato di aver lanciato "una salva di razzi" contro i soldati israeliani nel Libano meridionale vicino al villaggio di confine di Aita al-Chaab, uno degli assi su cui l'esercito israeliano tenta di continuare le sue incursioni di terra. In un comunicato stampa, il movimento libanese assicura che i suoi combattenti hanno lanciato "una salva di razzi" contro le forze israeliane alla periferia di Aita al-Chaab, una zona scossa dalla fine di settembre da sporadici combattimenti, mentre i soldati israeliani erano riusciti la scorsa settimana ad alzare la bandiera sul serbatoio dell'acqua del villaggio. Nel contempo la National News Agency del Libano ha riferito che "l'esercito nemico israeliano ha fatto saltare in aria e distrutto case dall'alba" nel villaggio di confine di Odaisseh. L'esercito israeliano aveva precedentemente segnalato "l'esplosione di una grande quantità di esplosivi in Libano" che era abbastanza forte da far scattare avvisi di terremoto in gran parte di Israele. Durante la notte, i jet da combattimento israeliani hanno colpito anche obiettivi di Hezbollah nella capitale libanese Beirut. Secondo l'Idf, gli obiettivi includevano siti di produzione di armi, una sala di comando appartenente alla divisione di intelligence di Hezbollah e apparecchiature di sorveglianza. Secondo l'Idf, i beni di Hezbollah erano tutti situati in edifici civili nella periferia meridionale di Beirut. Prima dell'attacco, l'esercito aveva emesso avvisi di evacuazione per i civili. Idf: "Oggi Hezbollah ha sparato 80 razzi contro Israele" Hezbollah ha sparato circa 80 proiettili contro Israele dopo l'attacco dello Stato ebraico nella notte contro obiettivi militari in Iran. Lo ha affermato l'esercito in una dichiarazione. Ankara condanna l'attacco: "Israele va fermato" Il governo turco, attraverso il ministero degli Esteri, condanna "con forza" l'attacco sferrato da Israele questa notte verso l'Iran, mette in guardia dal rischio di "una grande guerra" e definisce "un dovere" fermare le operazioni militari dello Stato ebraico. "Condanniamo con assoluta forza l'attacco di Israele all'Iran. Israele commette un genocidio a Gaza, uccide civili tutti i giorni in Cisgiordania e Libano e ora ci ha portati sull'orlo di una guerra ben più grande. Ormai è un dovere porre fine a questo terrore. Invitiamo la comunità internazionale a intervenire per imporre il diritto internazionale e fermare il governo israeliano", si legge in un comunicato emesso dal Ministero degli Esteri turco. Teheran, 10 anni di carcere a chi condivide immagini raid Pugno duro dalle autorità di Teheran nei confronti dei cittadini che hanno condiviso con i media occidentali dei video degli ultimi attacchi israeliani: rischiano fino a 10 anni di carcere. Lo riferisce il quotidiano Telegraph, attribuendo il provvedimento repressivo alla polizia dell'Iran. Secondo la stessa fonte, l'invio di filmati ai media occidentali "affiliati al regime sionista" sarà punito con lunghe pene detentive. Teheran, due soldati iraniani morti in attacchi Israele Due soldati iraniani sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani contro l'Iran. Lo ha annunciato l'esercito iraniano in una dichiarazione citata dalla televisione di Stato. "L'esercito della Repubblica Islamica dell'Iran ha perso la notte scorsa due dei suoi combattenti che hanno affrontato i proiettili del criminale regime sionista per difendere" il territorio, hanno detto le forze iraniane. In precedenza, l'esercito aveva affermato che gli attacchi israeliani avevano causato "danni limitati".
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